“Vogliamo fare in modo che i turisti non si fermino solo in centro a visitare il Duomo e il Castello ma che apprezzino le tante qualità e caratteristiche che i nostri quartieri hanno” quindi “il primo grande obiettivo è portare il turismo anche fuori dal centro”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala in una diretta social dedicata al tema del turismo. Il sindaco ha ripercorso i numeri che, ha detto, vedono Milano “sempre più attrattiva” con un turismo tutto l’anno. “Non esiste più la città chiusa per ferie”. Luglio con quasi “900 mila” arrivi in città “è stato il mese record di tutti i tempi”, ha ricordato. “Il 2019 l’anno migliore del pre covid – ha detto ancora- avevamo avuto 7,5 mln di presenze, nel 2023 sono state 8,5 mln e 11,5 mln nell’area metropolitana”. “Il 2024 – ha continuato – mostra un altro segno positivo, 527 mila arrivi a gennaio e a luglio quasi 900 mila”.
Il sindaco ha citato i grandi eventi, sportivi e musicali. che portano presenze in citta, come è stato ad esempio per il concerto di Taylor Swift, ma ha ricordato anche il turismo legato a fiere e congressi e quello generato da mostre ed eventi culturali, tutto con “effetti positivi” in termini economici per la città ma, ha sostenuto “bisogna riflettere anche sulle problematiche”. “Se il quadro è positivo – ha affermato il sindaco – bisogna anche pensare ai problemi che può portare”. “Si parla di overtourism, il turismo milanese è un po’ diverso, non c’è la massa che riempie le vie, ma bisogna pensarci”. Quindi, secondo Sala, per trovare “equilibrio” tra la città e le presenze turistiche si deve lavorare ad esempio per “diversificare il tipo turismo, differenziare il target e migliore la calendarizzazione degli eventi e degli appuntamenti”. “La questione vera – ha infatti detto – è capire qual è livello equilibrio tra il turismo che dà benefici e la sensibilità cittadina. Non è che ci sia bianco o nero. ‘Turismo sì turismo no’, serve punto equilibrio”. Non voglio che nessun milanese si senta a disagio per il troppo turismo che porta a degradare i servizi ma bisogna lavorarci”, ha affermato.
Sala è tornato anche sul tema dell’aumento della tassa di soggiorno per gli hotel delle categorie più alte. “E’ evidente che l’80% del turismo a Milano è straniero” ed “è evidente che stiamo parlando di un turismo in cui ci differenziamo abbastanza, ad esempio anche Roma, un turismo ‘altospendente’, che ha possibilità di spesa”. Quindi “il nostro obiettivo è vedere se si può aumentare la tassa su 4-5 stelle. Tutto ciò passa dall’ autorizzazione del Governo“. Il sindaco ha ricordato che ad “oggi Milano fa pagare la metà di Roma” come tassa di soggiorno. “Credo che il turismo più debole vada tutelato – ha precisato – non credo sia saggio lavorare ad un aumento sulla tassa per gli hotel delle categorie più basse, ma” per quanto riguarda gli hotel di lusso “se paghi una camera hotel 700 euro che la tassa sia 5 o 7 euro cosa cambia?”, ha aggiunto sottolineando che “un altro tema” è poi quello di “cosa può fare il Comune” con i maggiori introiti della tassa di soggiorno.