La Polizia di Stato questa mattina ha dato esecuzione al decreto di perquisizione locale e personale emesso dalla Procura di Milano nei confronti di cinque militanti di Forza Nuova, di età compresa tra i 23 e i 40 anni. Il provvedimento è scaturito da un’attività di indagine svolta dalla DIGOS della Questura di Milano, che ha permesso di individuare gli autori di un’aggressione avvenuta a Milano la sera del 29 marzo. Nello specifico, spiega la questura, la vittima, un 35enne, mentre rincasava, ha avuto una discussione con alcuni giovani militanti di Forza Nuova, intenti ad affiggere manifesti politici in via Strambio. Alcuni dei presenti, così come riportato in denuncia e accertato dalle immagini video esaminate dai poliziotti, lo hanno insultato e colpito con calci, schiaffi e spinte, e uno di loro ha raccolto da terra e portato via il cellulare, caduto dalla tasca della vittima durante la colluttazione. La vittima ha riportato diverse contusioni, giudicate guaribili da personale medico in sette giorni.
Tutti e cinque i soggetti sono noti militanti del gruppo Forza Nuova Milano e sono stati indagati per lesioni personali e rapina, in concorso tra loro. La vittima, invece, non è un militante politico, specifica la questura.
Dopo l’aggressione il gruppo di Forza Nuova, così come documentato dalle immagini video analizzate, ha fatto rientro nella vicina sede di via Aspromonte 31, la perquisizione è stata estesa anche ai locali di piazza Aspromonte e alla sede di via Palmieri 1.
Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti: un’accetta, due coltelli, alcuni manuali e libri d’istruzione per militanti (tutto materiale rinvenuto a casa di A.S.), diversi indumenti (giubbotti, cappellini, scarpe, pantaloni) ed un casco da motociclista indossati dagli indagati durante l’aggressione, una decina di mazze di legno trovate nella sede di piazza Aspromonte.