La “proposta alternativa” a centrodestra e centrosinistra della Rete dei Comitati: sì da Milano in Comune

Il presidio in piazza Scala con il comitato Bassini e altri comitati oltre a Milano in Comune, Movimento 5 Stelle e Verdi (Foto Mianews)

Milano in Comune, movimento rappresentato in consiglio comunale da Basilio Rizzo, sposa la proposta della Rete dei comitati della Città Metropolitana di Milano, nata nel febbraio 2020 e che riunisce realtà di quartiere e del territorio impegnate soprattutto contro il consumo di suolo, “per la creazione di un’alleanza elettorale alle forze politiche che hanno condiviso le battaglie dei cittadini sul territorio di Milano e della Città Metropolitana”. “Un appello importante che accogliamo. Da tempo insistiamo, affinché a Milano, si coalizzino le forze della proposta autonoma – sottolinea Milano in Comune -. Non tutto va bene in questa città. Dall’ambiente al consumo di suolo in odore speculativo, al primato dei privati e affari sul bene comune. I tanti comitati chiedono giustamente un salto di qualità e unità per fare massa critica a chi si è opposto con coerenza. Noi ci siamo”.
La proposta della Rete dei comitati mette al centro “un profondo cambiamento delle politiche che sono state fin qui perseguite e – anche alla luce dell’emergenza climatica, sociale e sanitaria in atto – auspica che alle prossime elezioni si presenti una forza alternativa ai due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, precostituiti senza prendere in reale considerazione la voce dei cittadini – si legge nell’appello -. Le scelte delle amministrazioni, che si sono susseguite alla guida di Milano fino ad oggi, sono state troppo spesso subordinate agli interessi economici delle cordate finanziarie-immobiliari, abdicando al compito di attuare il bene della collettività.
La Rete crede invece sia fondamentale tutelare salute e ambiente, abbattere l’inquinamento di aria, terra e acqua, azzerare il consumo di suolo, perseguire tutela e bellezza del bene comune, promuovere l’ntegrazione sociale, esigere effettivi e diffusi processi di partecipazione”.