La tradizione del presepe napoletano del Settecento arriva nel cortile d’onore di Palazzo Marino: circa novanta statuine e centinaia di piccoli oggetti disposti ad arte che riproducono scene di vita in vicoli e scalinate popolate da variopinta umanità.
Oggi il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris hanno acceso le luci della meravigliosa rappresentazione che sarà visibile nella “casa dei milanesi” per tutto il periodo natalizio. Il presepe è stato realizzato a cura dell’Associazione Italiana Amici del Presepio in collaborazione con il Comune di Napoli.
“Bellezza allo stato puro. Il presepe che la città di Napoli ha donato a Milano per il periodo natalizio – ha affermato il Sindaco Giuseppe Sala – è davvero sorprendente per ricchezza di personaggi e minuzia di particolari. Impossibile davvero non soffermarsi ad ammirarlo oltre il primo sguardo. Ringrazio gli amici dell’Associazione e tutti i napoletani per questo omaggio che ci permetterà di assaporare, in modo autentico, la loro tradizione più nota e familiare del Natale”.
“Essere insieme qui con il nostro presepe – ha dichiarato il Sindaco de Magistris – è un forte messaggio di amicizia con Milano e per costruire insieme, Napoli e Milano, io e Beppe, un percorso di fratellanza tra popoli diversi”.
Milano, Roma e Napoli stanno dialogando per elaborare una proposta e dare maggiore autonomia alle tre città metropolitane. Lo hanno fatto sapere questa mattina il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris durante la conferenza stampa di inaugurazione del presepe a Palazzo Marino. “Le Città Metropolitane sono 14, anche se sono molto diverse tra loro ovviamente. Ma, senza dare giudizi, è chiaro che la riforma delle Città Metropolitane sia rimasta a metà”, ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala. “Da un lato, non vediamo segni di iniziativa rispetto al disegno futuro delle Città Metropolitane, dall’altro, vediamo che questo percorso dell’autonomia si sta muovendo e l’idea banale è, aggiungendo anche la sindaca Raggi con cui stiamo parlando, capire se partendo da Roma, Milano e Napoli, si possa proporre una diversa formula perché queste Città Metropolitane abbiano un senso compiuto all’interno del sistema delle Autonomie italiane”, prosegue. “Noi ci vogliamo inserire in questo percorso, vogliamo farlo nel rispetto di tutti, non vogliamo declassare le altre Città Metropolitane, ma vogliamo dire ‘partiamo da noi, vediamo se siamo in grado noi di proporre, perché se aspettiamo che ci venga proposto qualcosa, ciò non succede. Quindi ci sentiremo nei prossimi giorni anche con la sindaca raggi e il risultato sarà solamente una nostra proposta”. “In questo modo noi proponiamo un’autonomia che non lacera il Paese”, ha aggiunto De Magistris. “Io vengo dal Sud”, ha proseguito “dove spesso abbiamo sentito parlare di separazione del Paese: qualcuno pensa che i meridionali siano contro l’autonomia, io sono un sostenitore fortissimo, ma proviamo a fare l’autonomia vera. I sindaci con l’elezione diretta e con il controllo popolare e la vicinanza con la gente, sono i più idonei a gestire una fase di autonomia forte, finanziaria, economica, amministrativa, istituzionale e normativa. E Bruxelles sarebbe d’accordo. Se l’Unione europea desse direttamente i soldi alle città e alle grandi aree urbano, quanto tempo si risparmierebbe, quanta maggiore efficienza, quanto più denaro, quanto più sviluppo. I fondi dati direttamente alle città invece sono molto pochi, rispetto alla massa di denaro che arriva nel nostro paese. Noi abbiamo una serie di proposte, non le facciamo mai contro, sempre per dare una prospettiva di costruzione”.