Coronavirus, decine di locali e circoli milanesi a Sala: “Siamo sull’orlo del baratro, sindaco rappresenti le nostre istanze”

Milano, ore 18. Dopo che è scattata 'l'ora X' per bar e pub che hanno dovuto chiudere per l'ordinanza sull'emergenza Coronavirus la città si va svuotando. Dai Navigli al centro, la 'vita notturna' meneghina si ferma per la prima sera di applicazione del provvedimento che 'salva' solo i ristoranti. Camparino in Galleria, bar Magenta in corso Magenta, bar Rattazzo in Ticinese: i punti cardinali della movida da stasera cedono il passo. 'Resistono' i locali con doppia licenza, dove si consumano anche solo cocktail e birre giocando sui margini dell'ordinanza che consente l'apertura per la vendita di food. Sui Navigli qualche "baracchino" che vende la birra diventa luogo per capannelli di avventori (Foto Mianews)

Si sta rapidamente diffondendo sui social, con l’adesione di decine di locali milanesi, un appello al sindaco Giuseppe Sala: “Egregio Signor Sindaco, Le chiediamo di rappresentarci in questa emergenza che in pochi giorni ha catapultato l’intero settore del commercio, dei bar, degli spettacoli e degli eventi culturali in un baratro, facendo tremare un sistema economico complesso e delicato”, scrivono i firmatari, da Mare Culturale Urbano a Circolo Magnolia, Circolo Ohibò, Cascina Cuccagna, Loolapaloosa, dal centro alla periferia, per citarne alcuni tra i tanti, ma la lista continua ad allungarsi.
“Non contestiamo le decisioni prese dalla Regione, non abbiamo le competenze per farlo, anche se non comprendiamo alcune esenzioni attuate, ma quello che chiediamo in maniera accorata é di considerare insieme all’urgenza sanitaria anche l’emergenza economica e sociale.
Il nostro settore, che ha contribuito a portare Milano a risplendere nel mondo, è messo in ginocchio dal divieto di operare, dalla paura insita nei nostri cittadini e dall’incertezza assoluta in cui siamo obbligati ad operare – si legge nell’appello -. La mancanza di liquidità non concede tempo ulteriore alle imprese. Le economie collegate agli eventi e alla somministrazione interessano diversi settori che costituiscono il tessuto cittadino, non hanno una rappresentanza unica ed è per questo che chiediamo a Lei di portare avanti un’istanza urgente con la massima solerzia.
Chiediamo di far presente al governo di attivare immediatamente ammortizzatori sociali e provvedimenti per azzerare gli adempimenti fiscali nell’immediato onde evitare un disastro in termini di fallimenti, posti di lavoro e riduzione del PIL cittadino oltre che regionale.
Le chiediamo di far presente a Regione Lombardia e al Ministro della Salute l’importanza di stabilire regole chiare e ponderate per tutti gli operatori senza discriminazioni in un settore articolato come il nostro. Ci appelliamo a Lei, sig. Sindaco perché sappiamo quanto tenga alla sua/nostra cittá e perché crediamo possa rappresentarci tutti come cittadini, imprenditori e lavoratori senza interessi singoli di categoria alcuna”.