Coronavirus, il piano per la nuova mobilità a Milano e il tweet di Greta Thunberg

Greta Thunberg plaude al piano per la nuova mobilità per la fase 2 a cui sta lavorando Milano. L’attivista ambientalista, divenuta simbolo del movimento globale contro il cambiamento climatico, lo fa condividendo oggi un articolo di The Guardian su Twitter: ”Milan is to introduce one of Europe’s most ambitious schemes reallocating street space from cars to cycling and walking, in response to the coronavirus crisis”, si legge.

Le proposte a cui sta lavorando il Comune di Milano

MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA – “Risorse”, “ma anche modifiche di regole del codice della strada”. Le chiede l’assessore alla Mobilità Marco Granelli in un post in cui indica alcune azioni a cui sta lavorando la giunta di Milano per la mobilità in città nella fase 2: “Non potremmo avere metropolitane e bus superaffollate e quindi dovremmo fare molto più lavoro a distanza e distribuire meglio gli orari. E poi, per evitare di avere un altro milione di auto nelle strade, dovremo potenziare le due ruote: più biciclette e più scooter elettrici, e anche monopattini. E anche più sharing. Quindi più ciclabili, semplici e veloci”, afferma in sintesi spiegando che “per questo, anche insieme ai miei colleghi e colleghe di altre città e l’ANCI, stiamo interloquendo con il Governo per avere un fondo per investimenti come questi, maggiore duttilità sui lavori pubblici, regole più agili nel codice della strada. Le proposte le abbiamo fatte e speriamo ci siano risposte a breve.
Ed infine sappiamo che queste cose nessuna istituzione potrà farle da sola. Abbiamo bisogno di tanti cittadini responsabili che cambino comportamenti e che ci aiutino a cambiare in tanti. Sono certo che le associazioni e le categorie che incontrerò nei prossimi giorni avranno idee e proposte per aiutare Milano. Noi metteremo sul tavolo queste cose, ascolteremo le proposte e speriamo insieme di dare un forte segnale, per vincere il virus e vivere tutti meglio”.

NUOVA MOBILITÀ PER LE BICI – “Stiamo mettendo in campo un’azione straordinaria di realizzazione di percorsi ciclabili e di zone 30”. Lo spiega l’assessore alla Mobilità Marco Granelli in un post in cui indica alcune azioni a cui sta lavorando la giunta di Milano per la mobilità in città nella fase 2. Tra i punti, quello della mobilità ciclistica: “Stiamo predisponendo atti e progetti per mettere in strada circa 35 km di nuovi percorsi ciclabili, da aggiungere ai poco più di 200 già esistenti, in un tempo compatibile con l’emergenza. E i primi saranno realizzati in maggio e giugno 2020. Tre sono le modalità alle quali abbiamo pensato – spiega -. La prima è fare percorsi ciclabili e pedonalità che allarghi i marciapiedi dove è necessario camminare meno fitti, nel minore tempo possibile, in sola segnaletica. Significa tracciare in strada, lungo le principali direttrici, percorsi ciclabili lungo i marciapiedi, e tra il marciapiede e la sosta, e disegnare allargamenti dei marciapiedi laddove più stretti. Ci abbiamo già provato in qualche iniziativa di urbanismo tattico, e funziona. Un primo esempio sarà l’asse tra piazza San Babila e Sesto Marelli lungo corso Venezia, corso Buenos Aires, viale Monza. Una seconda modalità sarà utilizzare i controviali di assi della nostra città facendoli diventare zone 30 e far circolare le biciclette insieme con gli altri, ma in migliori condizioni di sicurezza e a bassa velocità. L’esempio è l’asse da piazzale Lagosta nel quartiere Isola fino al Parco Nord lungo viale Zara e viale Testi. Una terza modalità è insieme fare percorsi ciclabili e mettere in sicurezza strade e incroci lungo alcuni assi. Un mix di segnaletica e struttura. L’esempio è l’asse tra piazza Bande Nere e Bisceglie lungo via Legioni Romane, via Berna e via Zurigo, con ciclabile in segnaletica tra marciapiedi e sosta e messa in sicurezza degli incroci con allargamenti dei marciapiedi e sicurezza degli attraversamenti pedonali. L’idea è anche che questa compresenza di segnaletica e struttura limitata alle parti essenziali, può essere la modalità per i nostri quartieri: fare zone 30 in questo modo ad esempio al quartiere Forlanini o Corvetto o all’Isola.
E infine – conclude – con questa emergenza diminuire gli spostamenti significa più consegne a domicilio di farmaci e alimentari, ma anche altro, e poi più assistenza domiciliare e accompagnamenti. Per questo serve che in ogni strada ci siano posti di sosta per carico e scarico, oppure sosta breve. E qui stiamo lavorando per un piano speciale di posti di sosta breve in tutte le strade.

AVVISI E SEGNALAZIONI DI DISTANZA IN METRO E ALLE FERMATE – Con la fase 2 e la riapertura, per rispettare le misure anticontagio sui mezzi pubblici “ATM farà in modo che l’accesso alla metropolitana sia contingentato, informando quando si giungerà al livello di saturazione, e poi sulle carrozze e sui bus segnaleremo sul pavimento e sui sedili la distanza da tenere, e possibilmente anche nelle stazioni della metropolitana, alle fermate in strada. Noi e ATM faremo il massimo, chiediamo fin d’ora ai cittadini di seguire bene le regole e aiutarci”. Lo spiega l’assessore alla Mobilità Marco Granelli in un post in cui indica alcune azioni a cui sta lavorando la giunta di Milano per la mobilità in città nella fase 2. “La nostra metropolitana – spiega Granelli – trasportava circa 1.400.000 persone ogni giorno. Per tenere la distanza di un metro, pur mettendo il massimo del servizio, come nel pieno della stagione invernale, questo numero dovrà scendere al 25-30%. Per raggiungere questo obiettivo possiamo lavorare per una forte collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese. E cioè con il lavoro a distanza, la diversificazione degli orari e dei tempi bisognerà diminuire il numero degli spostamenti e spalmare gli orari, diminuendo le ore di punta”.