Trasporti, Terzi: aumento posti su treni
in coordinamento con altre Regioni,
giovedì confronto con Governo

“La decisione di aumentare la capienza dei mezzi pubblici è meditata e tiene conto della situazione sanitaria lombarda delle ultime settimane e della necessità di coordinamento con le Regioni vicine, le quali hanno adottato provvedimenti analoghi ben prima della Lombardia. Il ragionamento che sta alla base dell’ordinanza del ministro Speranza riguarda soprattutto i treni a lunga percorrenza: le parole odierne del ministro De Micheli vanno nella direzione di mantenere in capo alle Regioni le decisioni in ordine al trasporto pubblico locale. Attraverso un dialogo costante con il Governo intendiamo comunque definire la situazione e risolvere le incertezze: in questo senso sarà utile il confronto che si svolgerà giovedì 6 agosto nell’ambito della Conferenza Stato Regioni”, lo spiega in una nota l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi tornando sull’ultima ordinanza della Regione che aggiorna le misure anti-covid, consentendo di occupare i 100% dei posti a sedere sui mezzi di trasporto pubblico, a differenza di quanto invece previsto a livello nazionale per i treni a lunga percorrenza dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Critiche da parte l’opposizione, con la consigliera Pd Carmela Rozza che afferma: “L’assessore Terzi dichiara di aver preso la decisione di rimuovere il distanziamento sui mezzi pubblici perché così fanno le altre regioni vicine, ma è un argomento che non sta in piedi. Ciò che è accaduto in Lombardia con il coronavirus non è successo da nessun’altra parte e la concentrazione di pendolari sui treni diretti a Milano e all’interno della città non ha paragoni altrove. Non si capisce, poi, perché alle funzioni religiose si debba andare con il metro per misurare le distanze mentre sui mezzi pubblici si possa stare tutti addossati gli uni agli altri: evidentemente non c’è coerenza. Fontana e Terzi devono ritirare l’ordinanza, anche per non vanificare i moltissimi sacrifici compiuti dai lombardi per mettere sotto controllo il Covid.”