Piazzale Loreto, 46esimo anniversario dell’eccidio: in centinaia alla commemorazione

Centinaia di persone si sono riunite questa mattina in piazzale Loreto in occasione della commemorazione dell’eccidio del 10 agosto 1944, quando 15 partigiani furono fucilati da militi del gruppo Oberdan della Legione Autonoma Mobile Ettore Muti su ordine del comando di sicurezza nazista. Alla cerimonia hanno preso parte l’Anpi, alcuni Comuni con i loro gonfaloni, il prefetto di Milano Renato Saccone, il questore Sergio Bracco, il vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore alle Politiche sociali di regione Lombardia Stefano Bolognini. Ad aprire la commemorazione è stato Roberto Cenati, presidente dell’Anpi Milano, che ha messo in evidenza come “la manifestazione di questa mattina sia stata la prima cerimonia pubblica dopo il covid” e ha ricordato anche “Franca Valeri, che dopo essere stata privata dei diritti civili aveva definito il 25 Aprile come il giorno più bello della sua vita”. Mentre il vicesindaco Anna Scavuzzo ha ricordato “l’importanza del sacrificio dei martiri come monito e invito per ciascuno di noi e per la difesa della libertà di tutti”. Presente anche l’assessore del Comune di Milano all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta.

Cenati, a margine della cerimonia, ha parlato anche  della riqualificazione  della Loggia dei Mercanti. “Lo scorso 26 marzo la Sovritendenza ha approvato il progetto presentato da Anpi e messo a punto dallo studio Cini Boeri – ha detto – Ora attendiamo il via libera del Comune per iniziare l’iter della donazione del progetto”. Il progetto da “22 mila euro”, ha spiegato Cenati “prevede due steli in vetro stratificato con frasi della resistenza e la posa di alcune pietre dove i milanesi possano sostare per riflettere su quanto letto. Ci occuperemo noi anche della successiva manutenzione, mentre al Comune chiediamo il potenziamento dell’illuminazione e l’attenzione della Polizia Locale”. Cenati ha poi aggiunto che “in questi quattro mesi non abbiamo ancora avuto risposta” e che “sarebbe importante perché la Loggia è l’unico monumento della Resistenza a cielo aperto ed è sempre stato lasciato nel degrado”