Mobilità, Granelli: “Al via lavori per la ciclabile in viale Monza, più sicurezza e posti auto”. Critiche dall’opposizione: “Pericolosa e provocherà ingorghi”

Viale Monza partiti i lavori della ciclabile. Lo comunica con un post l’assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici Marco Granelli. La pista “sarà una corsia ciclabile di 4,3 km per ciascun senso di marcia, tra la sosta e la corsia delle auto, utilizzando il decreto di maggio del Governo di modifica del Codice della Strada, divenuto legge a metà luglio”, spiega Granelli in merito al progetto che in queste settimane ha sollevato polemiche. Granelli sottolinea in particolare che su viale Monza circolano “migliaia di ciclisti” ed “è una strada pericolosa per tutti: dal 2011 ad oggi 150 feriti all’anno di cui il 69% tra pedoni, ciclisti e motociclisti; un incidente ogni 3 giorni. E sono 2 i motivi: la velocità e la sosta disordinata. Nel tratto di un chilometro tra piazzale Loreto e i ponti della ferrovia, tutti parcheggiano a lisca di pesce, dove invece i cartelli e la segnaletica prevedono la sosta in linea; e lo fanno con il muso dell’auto sul marciapiede e il retro nella corsia veicolare, ed in più spesso si aggiunge la doppia fila. I pedoni sui marciapiedi sono stretti dalle auto che li stringono contro i muri delle case e le vetrine dei negozi. Auto, moto, bici, monopattini in strada devono zizzagare tra il retro delle auto in sosta che sporge in corsia e le doppie file, e stare attenti a chi esce dal parcheggio, senza vedere chi proviene in strada”, sottolinea l’assessore. “Con il progetto la corsia sarà regolare, 2 metri per le bici e 5 metri per le auto, liberi dalla sosta irregolare. In questo primo tratto ci sono oggi 190 parcheggi regolari, con il nostro progetto, lavorando su Monza (+6), via Padova (+90) e via Giacosa (+32), li aumentiamo a 318, 128 in più, +67%. Le auto in sosta irregolari oggi in questo tratto sono 210, il doppio di quelle regolari, noi li riduciamo a 82, che è il vero numero dei posti in meno rispetto a quelli che oggi sostano in viale Monza nel tratto tra Loreto e i ponti della ferrovia, in maniera regolare e irregolare. Quindi stiamo facendo più sicurezza stradale, e mettendo più posti auto regolari”, prosegue.
“Nel tratto di un chilometro tra i ponti della ferrovia e l’incrocio con via Monte S. Gabriele (Gorla), l’offerta di sosta regolare – aggiunge ancora Granelli – è di 607 posti grazie al grande parcheggio di piazzale Martesana, e vi sono circa 37 posti irregolari. Con il progetto i posti regolari aumentano di 129, permettendo a tutti di parcheggiare regolarmente. Il tratto di due chilometri a nord di Gorla già oggi ha un surplus di sosta regolare di 100 posti.
Quindi chi parla di 1.000 posti auto in meno non dice il vero: i posti regolari aumentano, per gli irregolari, nel primo tratto ne riduciamo 82, mentre nel secondo e il terzo tratto aumentiamo la dotazione di nuovi posti anche rispetto agli irregolari”.

“I lavori per la ciclabile in Viale Monza da subito stanno provocando disagi e rallentamenti. E’ sconcertante questa imposizione ideologica che non tiene conto del parere del Municipio 2 e di chi vive ogni giorno questa importante arteria.
Già da stamattina – commenta Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega a Milano – si vede che rendere Viale Monza una strada con una sola corsia per le automobili vuol dire aumentare il traffico e di conseguenza l’inquinamento.
Stiamo parlando di uno snodo viabilistico molto frequentato che ora diventerà ancor di più una trappola di smog e confusione. Sono già evidenti, inoltre, i rischi per potenziali incidenti.
I posti auto saranno scandalosamente diminuiti, con notevoli problemi per i residenti. Anche i commercianti già da stamattina lamentano che, in un periodo di crisi economica, limitare la possibilità di parcheggiare per i clienti non è proprio una grande trovata.
Sala e Granelli vogliono che tutto l’asse Loreto-Sesto San Giovanni diventi un’unica fila di traffico con conseguente aumento di smog?
Per l’ennesima volta la giunta si dimostra lontana dalle necessità dei cittadini e più concentrata a stravaganti trovate finto ambientaliste con progetti che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, ciclisti, pedoni”.

“L’assessore alla mobilità del comune di Milano, Marco Granelli, può dire quello che vuole e anche dare i numeri sulla pista ciclabile che collegherà San Babila a Sesto, ma la verità è che i milanesi di questo percorso, così fatto, hanno paura e continueranno a preferire la loro auto per recarsi al lavoro. Secondo una ricerca dell’Univeristà Bicocca e di Pirelli, la percentuale di lavoratori che dopo il lockdown preferirà utilizzare la propria auto per arrivare sul posto di lavoro passerà dal 20 al 70%”.
Afferma così l’ assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato in merito alle dichiarazioni odierne di Granelli sul proseguimento dei lavori della pista ciclabile in viale Monza verso Sesto San Giovanni.
“Non mi sbalordisco di queste percentuali, visto che l’alternativa all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, che molti preferirebbero non utilizzare per timore del virus, è un percorso per biciclette pericoloso. Io sono favorevole alle piste ciclabili, ma se fatte in modo da garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni, evitando di creare disagi e situazioni di pericolo per gli automobilisti. È per questo che come dirigente nazionale di Fratelli d’Italia mi sono rivolto alla Magistratura, perché ritengo che queste piste ciclabili, così fatte, siano rischiose per gli utenti della strada. Come lo stesso Comune di Sesto San Giovanni, tramite le parole dell’assessore all’urbanistica Antonio Lamiranda, aveva sottolineato, “per realizzare una pista ciclabile permanente occorre un progetto serio”. Di certo viene difficile definire così ciò che la Giunta green di Milano sta portando avanti con cambi e correzioni del tracciato in corsa. Intanto – conclude De Corato- si cominciano già a vedere i primi risultati in viale Monza, nel tratto compreso tra via Boiardo e via Petrocchi: traffico intasato!”