#MilanoSound: la musica raccontata da ilmohicano.it

Su Mianews, ogni settimana, uno speciale dedicato alla musica a cura  della testata giornalistica online ilmohicano.it per raccontare la scena milanese e nazionale di ‘big’ e musicisti ‘in rampa di lancio’ e per esplorare cosa si muove nel “sound di Milano”.

Con ‘On my way’ l’esordio della cantautrice milanese Shabel

‘On my way’ (The Saifam Group), è il singolo d’esordio della giovane cantautrice milanese Shabel (all’anagrafe Chiaraginevra Gariboldi) accompagnato da un video, girato da Federico Gariboldi e Stefano Poletti, che racconta la trasformazione di una ragazza in una donna libera di diventare se stessa, lasciandosi alle spalle il passato e mettendosi in viaggio ‘sulla sua strada’.
“Riguardando questo video -sottolinea Shabel- vedo esattamente quello che è il significato di ‘On my way’, ovvero un cambiamento, un’evoluzione, ma soprattutto un nuovo inizio. La canzone parla di un viaggio interiore, perciò abbiamo scelto di girare il video in un ambiente chiuso, familiare, lasciando che fosse la mente a viaggiare fra lo spazio e il tempo, come fosse il sogno di una ragazza che prende vita tra le mura della sua cameretta. In questo sogno Shabel è libera dalle ombre del suo passato e di mostrare al mondo la sua anima artistica. Le persone ballano la sua canzone, lei è felice e si sente una persona nuova, finalmente ‘sulla sua strada’”.
Prodotto da Gianni Bini il brano il brano è disponibile in digitale anche in una speciale versione remix prodotta da Paolo Sandrini.
“Inizio questo viaggio con la prima canzone in cui mi sono realmente sentita Shabel – afferma l’artista – Questo nome, a cui sono profondamente affezionata, ha le sue radici in una delle terre che amo di più, l’Africa, che all’età di 8 anni ho avuto la fortuna di visitare insieme alla mia famiglia. Secondo la cultura sciamanica ognuno di noi possiede un proprio animale guida: il mio è Shabel, che in lingua Swahili significa ‘tigre’”.
Chiaraginevra Gariboldi, in arte Shabel, è una cantautrice milanese classe 2000. Ha iniziato la sua carriera artistica da giovanissima, partecipando come ballerina al programma televisivo ‘Io Canto’, dove ha scoperto la sua passione per il canto, disciplina che ha iniziato all’età di 10 anni. Nel 2015 partecipa a ‘Sanremo Junior’ e si classifica al primo posto. Nello stesso anno si esibisce sul palco dell’Ariston per il concorso ‘Sanremo Junior Internazionale’, dove vince il premio della critica. Nel 2016 entra tra i finalisti di ‘Area Sanremo’ con il singolo ‘E poi sei arrivato te’. Nel 2017 inizia a studiare pianoforte e una volta diplomata viene ammessa al Conservatorio Di Milano, dove attualmente sta proseguendo il suo percorso di studi.

Il campano Pablo canta ‘Milano’: mito e meta degli emigranti

‘Milano’ è il singolo scelto da Pablo (all’anagrafe Pablo Brazza) per l’esordio di questo nuovo progetto in uscita venerdì 22 gennaio in collaborazione con Humble e Believe Digital. Il brano anticipa il disco previsto in primavera ed è solo una delle facce dell’artista casertano, che trova nel beat di Frank al secolo Francesco Carozza il giusto suono. Il progetto Pablo nasce a Caserta, dove l’artista da anni fa parte del team Speranza e dove da sempre ha continuato la propria ricerca musicale culminata in questo disco: primo capitolo della storia che vuole raccontare.
Proprio come in ‘Milano’ il suo viaggio ha un punto di partenza, il rap a Caserta, ma il suo continuo emigrare l’ha portato a mescolarsi con altri luoghi e con altre sonorità: elettronica, world music, pop, r’n’b, blues tutto tenuto insieme dalle fondamenta delle origini. Nasce così un progetto meticcio, crudo e forte come solo chi mostra le proprie ferite.
“Milano, oggi come in passato, è meta e mito di chi è costretto a lasciare la propria terra per inseguire un sogno o anche solo per trovare lavoro. La partenza -sottolinea Pablo- diventa il momento della riflessione, chi parte non dimentica, cerca solo di andare avanti, di non voltarsi indietro spinto dai sensi di colpa trovando il coraggio nella voglia di realizzarsi. Ma a volte ‘integrarsi’ vuol dire accettare di diventare ‘vittime di infamità’”.

 

Enrico Ruggeri e l’America: una canzone per Chico Forti

Si intitola ‘L’America (Canzone per Chico Forti)’, il nuovo brano di Enrico Ruggeri (Anyway Music/Believe Digital), dedicato alla vicenda che da 20 anni tiene in sospeso la vita di un uomo. Chico Forti, velista e produttore tv, è stato incarcerato negli Stati Uniti nel 2000, condannato all’ergastolo per un omicidio di cui si è sempre dichiarato innocente. Il 23 dicembre 2020 è stata accolta l’istanza che permetterebbe a Chico Forti di tornare in Italia, ma attualmente è ancora detenuto al Dade Correctional Institution in Florida.
Proprio questi ultimi sviluppi hanno spinto Enrico Ruggeri a tirare fuori dal cassetto questa canzone e a incontrare Gianni Forti, lo zio di Chico, la persona che in questi 20 anni si è battuto per riportare in Italia il nipote. Grazie allo zio, il cantautore ha conosciuto altre persone che si sono dedicate a questa vicenda come il fumettista Chiod (Massimo Chiodelli) e il documentarista Thomas Salme. Insieme hanno realizzato il video del nuovo brano che si avvale delle illustrazioni tratte dal libro ‘Una dannata commedia’ di Massimo ‘Chiod’ Chiodelli. Fotografia e montaggio di Thomas Salme.

‘Fino in fondo’ nuovo singolo di Febo feat. Giorgio Pasotti

E’ in radio e disponibile in digital download ‘Fino in fondo’  brano in featuring con Giorgio Pasotti, estratto dal nuovo album di Febo, ‘Sognonauta’, uscito pochi giorni fa. “E’ una piccola canzone -spiega Febo-alla quale ho voluto regalare per un attimo il sogno di essere una star del cinema. Per realizzare questo ‘sogno’, sono stato aiutato dal mio amico Giorgio Pasotti. ‘Fino in fondo’ è una canzone di speranza, che vuole esortare a reagire nei momenti di difficoltà, durante i quali gli affetti sono il più grande punto di forza e ripartenza”.

Eugenio Picchiani: il ‘Cappellaio Matto’ per le onne vittime di violenza

Da Eugenio Picchiani un singolo a sostegno delle donne vittime di violenza di genere. ‘Il cappellaio matto’, scritto e interpretato dall’artista e arrangiato da Sergio Lepidio, prende ispirazione dal cortometraggio ‘My Dolly’ di Fabio Schifino da cui sono state tratte alcune immagini e che ha diretto il videoclip. Protagonisti gli interpreti del cortometraggio, Antonella Ponziani, Pierangelo Siri Pozzato e la piccola Giulia Roberto.
“Nel brano ho raccontato la storia di Emma, una bambina che di fronte alle violenze perpetrate dal padre nei confronti della madre decide di rifugiarsi nella fantasia. In questo viaggio -spiega Eugenio Picchiani- incontra il Cappellaio Matto che riuscirà a guarire il suo cuore, e anche quello di sua madre, indicandole la via del cambiamento”.

La milanese Giulia Malaspina rilegge in chiave jazz il brano ‘Estate’

Si intitola ‘Estate’ la reinterpretazione, in chiave jazz, della cantautrice milanese Giulia Malaspina dello storico brano di Bruno Martino. Il singolo anticipa l’album omonimo (etichetta discografica M&P Jazz) in uscita il 29 gennaio: un disco composto da arrangiamenti jazz, con una forte colorazione latina e brasiliana, di alcune delle canzoni più iconiche della musica italiana d’autore di Bruno Martino, Sergio Endrigo (‘Io che amo solo te’), Paolo Conte (‘Onda su onda’), Franco Migliacci e Bruno Defilippi (‘Tintarella di luna’), Gino Paoli (‘Questa lunga storia d’amore’), Paolo Conte (‘Azzurro’), Luigi Tenco (‘Mi sono innamorata di te’).
L’artista racconta così la nascita di questo nuovo progetto e la scelta in particolare del brano ‘Estate’: “stavo finendo l’ultimo anno al Berklee College of Music di Boston e ho deciso di fare un esperimento lavorando su un concetto di arrangiamento che utilizzasse tecniche moderne e mischiasse vari generi musicali tra cui jazz, neo-soul e musica latina”. La scelta del brano ‘Estate’, spiega “è legata alle mie origini in quanto ho subito immaginato un brano cantato in italiano sopra questo mix di sonorità. L’esperimento si è concluso una notte in uno studio di registrazione di Boston dove ho riunito i miei compagni di Berklee e dove abbiamo registrato e filmato questo arrangiamento”.
“Successivamente -prosegue Giulia Malaspina- ho deciso di partecipare ad una competizione internazionale, il ‘Made in Jazz in New York‘ dove ho vinto nella mia categoria di arrangiamento e dove sono arrivata terza nella classifica generale. Per me è stata un’esperienza meravigliosa e proprio per questo quando sono tornata in Italia ho iniziato a lavorare ad un disco basato sullo stesso concetto. Questo disco è stato realizzato anche grazie all’aiuto del mio mentore e Maestro, Enrico Intra, che mi ha regalato una meravigliosa interpretazione di un mio brano originale, ‘Come un fiore’.
Al brano ‘Estate’ con Giulia Malaspina (tastiera e voce) hanno collaborato Milena Jancuric (flauto), Aaron Bahr (tromba), Ryan Linvill (sax tenore), Michael Wang (trombone), Eduardo Mercuri (chitarra), Tomas Latorre (basso elettrico), Fabio Rojas (batteria) e Julio Cesar Santos (percussioni). Registrato a The Record Company, Boston Tracking/Editing Engineers, Mixing and Mastering: Giosuè Greco.