Governo, Mario Draghi ‘visto da Milano’: tra apprezzamenti e perplessità la posizione dei consiglieri comunali

Il consiglio comunale di Milano (foto d'archivio)

Sono diverse le reazioni in consiglio comunale, a Milano, rispetto all’incarico ricevuto da Mario Draghi per la formazione di un nuovo governo. Alcuni consiglieri raggiunti da Mianews spiegano la loro visione della crisi ‘da Milano’ e le prospettive sulla nascita del nuovo esecutivo. “Il teatrino di palazzo ha tenuto gli italiani appesi in un momento tragico in cui c’è bisogno di meno tasse, burocrazia, e una visione di futuro che non è emersa col precedente governo. Ascolteremo Draghi senza pregiudizi per vedere se ci sono prospettive diverse, altrimenti in primavera per noi si può andare a votare”, ha commentato il capogruppo della Lega Alessandro Morelli. Per il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, il governo Draghi e’ invece una opzione più concreta: “Evidentemente noi siamo felici della fine del governo Conte. Anche per Milano siamo contenti di esserci liberati di Azzolina, Arcuri, Di Maio. Mario Draghi è una figura di maggiore spessore rispetto agli improvvisati che abbiamo avuto al governo fino a oggi. E’ chiaro che non potrà essere un governo che arriverà al 2023, ma sarà piuttosto un governo di circa un anno, con pochi obiettivi concreti come il piano vaccinale e il recovery fund, sui quali potremo affidarci a un uomo come Draghi”. Ma dal punto di vista delle alleanze a Milano, “anche se dovessimo partecipare a un governo istituzionale, qui non cambierà nulla”, precisa De Pasquale, “noi continueremo a opporci alle politiche di Sala, da quelle economiche a quella sulla mobilità”.
Critico invece il capogruppo del Movimento 5stelle Gianluca Corrado: “La storia dei governi tecnici nel nostro paese non ha mai visto perseguire l’interesse dei cittadini, che troppo spesso invece si sono trovati danneggiati da scelte nelle quali la politica è stata messa da canto. La mia valutazione per un governo Draghi o per qualsivoglia diverso governo tecnico non può quindi che essere negativa. L’Italia ha bisogno,ora più che mai, di una soluzione politica”.
Apprezzamenti alla figura di Mario Draghi arrivano dal capogruppo del Pd, Filippo Barberis: “Arrivati a questo punto la speranza è che l’indubbia autorevolezza di Draghi forzi la politica a superare i veti incrociati che la stanno paralizzando e rimetta al centro le scelte che segneranno l’uscita dell’Italia dalla pandemia. La strada per costruire una maggioranza parlamentare è lastricata di pericoli e incognite ma sono sicuro di una cosa: il Partito Democratico, con tutti i suoi limiti, ancora una volta prenderà posizione nell’interesse del paese a fianco del Presidente della Repubblica”. Dello stesso parere è Laura Specchio, capogruppo di Alleanza Civica: “Il Presidente della Repubblica Mattarella ha indicato una strada chiara, a fronte della crisi di Governo: superare l’attuale assetto politico nella direzione dell’europeismo. L’incarico a Draghi sembra essere la via naturale in questa direzione. È proprio nel solco tracciato dal Capo dello Stato che una personalità autorevole e credibile a livello internazionale, capace senza dubbio di gestire l’attuale crisi, come Draghi, penso debba essere accolta favorevolmente”. Positivo il giudizio anche di Simone Sollazzo del gruppo Misto, ex 5stelle e oggi promotore della lista Milano Concreta per le prossime comunali: “Di fronte a una classe politica inadeguata, fermo restando il giudizio sul premier uscente Conte che resta buono nonostante i molti errori fatti, una figura istituzionale qual è quella di Mario Draghi non può che essere accolta positivamente anche e soprattutto per l’ottimo giudizio e stima di cui gode a livello internazionale. Ci auguriamo che riesca a formare un governo in tempi brevissimi vista la situazione severa in cui versa il Paese e le tante famiglie in estrema difficoltà, tra le quali molti milanesi lasciati soli anche da questa giunta”.