Covid, dalla Regione richieste per orari prolungati dei ristoranti e aperture di cinema e teatri

Letizia Moratti con Attilio Fontana

Il presidente Attilio Fontana e l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, hanno inviato una lettera formale al Governo nella quale si chiede che i ristoranti e le attività assimilabili possano svolgere la loro attività fino alle ore 22. Lo fa sapere Palazzo Lombardia. Per i vertici della Regione è “importante che tale decisione venga presa al di là della crisi politica in atto” e ciò in relazione “alla situazione di estrema emergenza in cui versa un’intera categoria”. Nello specifico “alla luce dei dati dell’andamento epidemiologico, della campagna vaccinale ormai entrata nel vivo, nonché della necessità di scongiurare la crisi del settore dei pubblici esercizi”, il presidente e l’assessore chiedono formalmente “di estendere il periodo di attività fino alle ore 22”. Infine, Fontana e Guidesi invitano il Governo a “intraprendere ogni utile azione affinché sia concesso al mondo della ristorazione questa ulteriore facoltà, nel rispetto, ovviamente, delle misure di contrasto e contenimento dell’epidemia”.

Frena però il Cts che con una nota spiega: “Non c’è alcun via libera del Comitato Tecnico Scientifico alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura. Nel verbale della riunione del Cts del 26 gennaio 2021 vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso”.

Non solo ristoranti. La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti e l’assessore alla Cultura, Stefano Bruno Galli, chiedono al Governo la riapertura dei teatri e delle sale cinematografiche “alla luce dei dati dell’andamento epidemiologico e della necessità di scongiurare la crisi del settore dello spettacolo e dell’intrattenimento, ma anche soprattutto a tutela del valore della cultura”. “Teatri e cinema, insieme con i musei il sabato e la domenica – affermano Moratti e Galli – possono e anzi devono essere riaperti, pur con tutte le misure di prevenzione che garantiscano un distanziamento in totale sicurezza, e nel rispetto del coprifuoco fissato per le ore 22”. “Ridiamo vitalità alla cultura nelle nostre città – concludono Moratti e Galli -, consentendo ai giovani, alle famiglie e a tutti i cittadini nel complesso di riappropriarsi di momenti di arricchimento culturale e di socialità. Solo facendo leva sui luoghi della cultura, che costituiscono un presidio territoriale fondamentale, è possibile ricostruire le nostre comunità”.