#MilanoSound: la musica raccontata da ilmohicano.it

Su Mianews, ogni settimana, uno speciale dedicato alla musica a cura  della testata giornalistica online ilmohicano.it per raccontare la scena milanese e nazionale di ‘big’ e musicisti ‘in rampa di lancio’ e per esplorare cosa si muove nel “sound di Milano”.

 

“Le parti peggiori” del cantautore milanese Meazza

In radio, su tutte le piattaforme digitali e su YouTube con il videoclip, ‘Le parti peggiori’ è il nuovo singolo di Meazza, prodotto da Ioska Versari per l’etichetta Flebo e distribuito da Artist First. Con questo nuovo brano il cantautore milanese inquadra il progetto in un’ atmosfera elettro-pop con un testo che tocca, questa volta, il lato oscuro delle relazioni amorose: ‘Le Parti Peggior’, spiega Meazza “parla di relazioni travolgenti, di quei rapporti in cui il dolore è grande tanto quanto il sentimento. Quando dico ‘abbiamo dato il meglio per fare del peggio’ intendo raccontare quelle storie in cui ci mettiamo d’impegno per ferire l’altro in un gioco di potere che finisce per far male anche a noi stessi. È un tema su cui vale la pena riflettere ma che, con il mio produttore abbiamo poi voluto vestire con un sound più leggero: ci piaceva l’idea di mettere in contrasto l’atmosfera elettro-pop con una tematica scomoda, volendo accogliere con il suono ma scuotere con le parole. Nel video -sottolinea il cantautore- queste dinamiche sono rappresentate dagli oggetti e i liquidi che mi travolgono in un crescendo che simboleggia l’escalation di certe discussioni. Alla fine però, anche lo sporco più sporco, se l’amore c’è, può essere lavato via”.
Il brano è abbinato ad un ‘Love Test’, un questionario auto-ironico sulle relazioni a cui l’utente risponderà per approdare in modo creativo all’ascolto del singolo.

Il Re del Kent e il singolo “Milano”

‘Milano’ è il nuovo singolo della band Re Del Kent che segue la pubblicazione del loro album d’esordio dal titolo ‘Sottocultura’. La band milanese continua con la propria mission di far sopravvivere la scena alternative rock con testi in italiano, ispirandosi a band che hanno segnato gli anni Novanta e Duemila quali Zen Circus, Teatro degli Orrori, Ministri e Fast Animals And Slow Kids.
Re del Kent sono una band alternative rock nata nel 2019 a Milano, il giorno in cui il mondo celebra Sant’Etelberto, per loro, unico vero re del Kent. Si formano dalle ceneri dei Total Rickall, esperimento che ha portato all’incontro di Dario (voce e chitarra) e Omar (Basso). È proprio con questo progetto che nascono i primi pezzi caratterizzati da forti influenze grunge e alternative che trattano temi sociali e biografici. A fine Febbraio il gruppo assume una forma più completa con l’ingresso di Massimiliano, batterista bergamasco da poco trasferitosi a Milano, e dall’amico Daniele, chitarrista dalle sfumature più metal. Inizia quindi un percorso che li porta ad esibirsi in varie realtà lombarde e a pensare alla realizzazione del loro primo EP. Nel novembre 2019 viene quindi registrato ’24 febbraio’, rilasciato proprio nella data che dà il titolo al lavoro, corrispondente al primo anniversario della band.

Silvia Lo, “Se ti va di restare”

E’ uscito il 19 marzo il quinto singolo di Silvia Lo Giudice, in arte Silvia Lo, cantante dalla formazione lirica che insieme al produttore Vinn Camporeale sta intraprendendo un percorso nella musica pop. ‘Se ti va di restare’ è il racconto di una storia d’amore ormai finita, che si avvicina molto a un episodio della vita personale della cantante, la quale ci racconta di essersi ispirata a un suo amore passato, “E’ bene perdonare, ma a volte non basta” commenta Silvia Lo intervistata da IlMohicano riferendosi al testo del nuovo singolo.
Nonostante si possa pensare che questa sua riflessione si leghi al contesto in cui cui ci ritroviamo, Silvia spiega: “Non ho proprio pensato al Covid, ma solo alla storia d’amore che volevo raccontare, a prescindere da tutto”. In questo periodo di chiusure Silvia parla di riscoperta musicale, nonostante provenga dal mondo della lirica infatti, sta scoprendo il pop, il jazz e molti altri generi. “Mi sono sempre ispirata ad Antonella Ruggero” confessa “anche lei nasce soprano e poi diventa pop, ho iniziato a cantare le sue canzoni in chiave pop-lirica”. Riguardo al ‘cambio rotta’ che la porta ad essere più riflessiva rispetto ai singoli precedenti come ‘Baila’ e ‘Incubi’, spiega che dal punto di vista musicale questo cambiamento, accompagnato dalla presenza costante del produttore Vinn Camporeale, sarebbe arrivato comunque: “cerchiamo di fare musica che arrivi soprattutto ai giovani e che possa sposarsi al meglio col contesto del momento”.
Prima di rimettersi a lavorare sull’album in uscita a metà maggio, Silvia ha partecipato a Casa Sanremo, “Una bellissima esperienza nonostante tutto, ho visto una gran differenza con gli anni precedenti ma è stato bello potersi esibire con i nostri pezzi seppur in streaming”. Al momento la cantante sta lavorando agli ultimi brani per maggio e il suo augurio è quello di tornare presto sul palco, possibilmente già da quest’estate, tornando ad aprire i concerti dei Nomadi e a promuovere l’album.

Torna “Milano per Gaber”

Torna anche quest’anno la manifestazione ‘Milano per Gaber’, dedicata all’opera del Signor G e arricchita di nuove iniziative e nuove proposte. La Fondazione Giorgio Gaber, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, malgrado la chiusura delle sale e l’impossibilità di presentare un cartellone ‘dal vivo’, ha deciso per un programma di appuntamenti in digitale per non rinunciare ai propri fini divulgativi in partenza giovedì 18 marzo fino a martedì 23 marzo. Tutti gli eventi saranno disponibili in free streaming sulla Piccolo TV e sui canali della Fondazione.
Sulla scorta di altre iniziative che in questo anno sono state al centro delle attività della Fondazione, come ‘Far finta di essere sani’ e le lezioni da remoto di Lorenzo Luporini per le scuole, ‘Milano per Gaber’ si articola in 6 serate uniche realizzate in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Fondazione Cariplo.
La rassegna sarà aperta giovedì 18 marzo da Ambra Angiolini, protagonista di un incontro spettacolo in cui proporrà in esclusiva alcune letture riferite ai brani di Gaber e Luporini. Nel cartellone digitale anche Francesco Centorame, giovanissimo e affermato attore, estimatore e conoscitore del repertorio di Giorgio Gaber, che proporrà monologhi tratti dal repertorio del Teatro-Canzone dimostrando un’inaspettata autorevolezza interpretativa insospettabile in una così giovane età. Seguirà Paolo Rossi, con un incontro-spettacolo dal titolo ‘Riflessioni e improvvisazioni’, in cui conferma il suo legame con la grande tradizione dello spettacolo milanese. Questi tre spettacoli saranno realizzati con il contributo della Regione Lombardia.
Lorenzo Luporini, nipote di Giorgio Gaber, conferma anche quest’anno la sua preziosa attività dedicata al nonno, non solo con le lezioni-spettacolo per le scuole, ma anche con un’iniziativa di spettacolo realizzata e promossa con il sostegno del MiBact e di SIAE, nell’ambito del programma ‘Per Chi Crea’. Dopo il buon riscontro della prima edizione, ‘Omaggio a G – Io ci sono’ vedrà avvicendarsi sul palco alcuni tra i più interessanti giovani artisti del panorama nazionale musicale: Michele Bravi, Cimini, Eugenio in Via di Gioia e N.A.I.P. Gli ospiti coinvolti proporranno alcuni dei brani più significativi del loro repertorio e renderanno omaggio a Gaber. L’evento, oltre ad essere trasmesso sulla Piccolo TV, sarà anche disponibile in una speciale premiere su Corriere.it
L’edizione 2021 di ‘Milano per Gaber’ propone inoltre un’articolata programmazione rivolta alla tradizione del cabaret. Promossa e sostenuta dalla Fondazione Cariplo, l’iniziativa è stata artisticamente affidata a Flavio Oreglio, interprete del genere e Direttore dell’Archivio Storico del Cabaret recentemente costituito a Peschiera Borromeo. È importante sottolineare che il cabaret, storicamente inteso, va ben oltre l’intrattenimento televisivo e lo spettacolo leggero, proprio per l’importanza culturale e artistica che detiene. I suoi protagonisti sono, oltre al giovane Giorgio Gaber, I Gufi, Dario Fo, Franco Parenti, Enzo Jannacci, Franco Nebbia, Maria Monti, Marcello Marchesi, Cochi e Renato, Felice Andreasi e altri storici protagonisti degli anni ’50 e ’60.
Flavio Oreglio, avvalendosi del gruppo Staffora Bluzer, propone uno storytelling performativo dal titolo ‘Cabaret: l’arte ribelle’ dove precise e circostanziate riflessioni storiche si alternano all’esecuzione di brani musicali e recitati che hanno fatto la storia di questa nobile arte. Ma l’aspetto più innovativo dell’iniziativa è stato il coinvolgimento di giovani provenienti dalle periferie milanesi e dai Comuni dell’hinterland, accompagnati per mano da Flavio Oreglio e dalla Fondazione Gaber all’interno di questo importante repertorio.
A ciascun giovane, attraverso numerosi incontri a distanza e video conferenze, è stato assegnato un repertorio specifico, poi rappresentato e ripreso in video sul palcoscenico del Piccolo Teatro Grassi di Milano. Non solo: i giovani coinvolti avranno anche la possibilità di interagire con due importanti protagonisti dello spettacolo milanese come Paolo Rossi e Cochi Ponzoni che, in videoconferenza, saranno a disposizione per approfondire curiosità storiche e artistiche legate al Cabaret Milanese e alla sua storia. Tutte le iniziative sono state rappresentate sul prestigioso palcoscenico del Piccolo Teatro Grassi di Milano che, a tutti gli effetti, è storicamente riconosciuto anche come il luogo della nascita del Teatro Canzone.
Al termine della manifestazione, sul canale Youtube della Fondazione Gaber, saranno resi disponibili tutti gli incontri di ‘Far finta di essere sani’ voluti da Lorenzo Luporini che hanno visto protagonisti Elio Biffi (Pinguini Tattici Nucleari), N.A.I.P., Cimini, Eugenio in Via Di Gioia, Francesco Centorame, Saturnino, Margherita Vicario, Dente, Mia Ceran e Jonathan Bazzi.