25 aprile, Sala: “Ci insegna ad essere partigiani, protagonisti del cambiamento”

“Il 25 Aprile ci insegna ad essere “partigiani”: a schierarci, ad agire, ad essere protagonisti del cambiamento”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala nel suo intervento alla Loggia dei Mercanti per la festa della Liberazione. “Il 25 Aprile ha ancor più senso se trasformiamo le conquiste di allora in spinta verso una società migliore – ha detto Sala -, se intraprendiamo una direzione di marcia verso un futuro di dignità e di libertà per nostri figli, come fecero i partigiani.
“Le parole d’ordine sono le stesse di allora: democrazia, libertà, diritti, giustizia, equità. Sono valori che dobbiamo declinare e interpretare nella prospettiva di oggi .- ha detto ancora Sala -. Pensiamo alla giustizia, che in un mondo sempre più diseguale, dev’essere innanzitutto giustizia sociale: l’obiettivo deve essere una società più equa, dove tutti hanno davvero pari di opportunità. Pensiamo ai diritti, come quello di poter essere finalmente se stessi, ciascuno con le proprie inclinazioni e le proprie aspirazioni individuali. Pensiamo al diritto, fondamentale, di poter vivere in un ambiente sano, a misura di essere umano. E pensiamo naturalmente alla libertà a cui dedichiamo questa giornata di festa”.

Con la pandemia “le limitazioni che abbiamo dovuto sopportare, anche quelle più difficili da accettare, non sono state una limitazione della nostra libertà. Sono state al contrario l’affermazione di un principio di solidarietà, di tutela verso i più deboli, di attenzione al bene comune, che ci qualifica come società libera e democratica”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala parlando dell’emergenza sanitaria in un passaggio dell’intervento per le celebrazioni del 25 aprile. “Oggi il mondo sta affrontando una sfida difficile. La pandemia ha mostrato le nostre debolezze e ha messo in ginocchio Paesi grandi e piccoli, ricchi e meno ricchi – ha detto ancora il sindaco -. Questa crisi ha mostrato in modo drammatico, nella sua tragicità, come il destino di popoli diversi e di nazioni anche lontane tra loro sia ormai indissolubilmente saldato. Questo vale per tutte le grandi questioni che interrogano la contemporaneità. Penso in particolare alla questione ambientale, che considero una delle sfide maggiori del nostro tempo: una sfida epocale che può essere vinta solo attraverso la collaborazione e l’unità di intenti di tutti i popoli della Terra. Nella collaborazione, nella pace tra i popoli, nell’impegno concreto per una nuova fase di rinascita risiede oggi il senso più attuale della Festa della Liberazione”.