In migliaia all’Arco della Pace alla manifestazione dei Sentinelli per il ddl Zan: “Approvare legge di civiltà”

La manifestazione a sostegno del ddl Zan all'Arco della Pace (Foto Mianews)

In migliaia (8mila secondo gli organizzatori) sono riuniti all’Arco della Pace, in piazza Sempione, per manifestare il loro appoggio al Ddl Zan contro omotransfobia, misoginia e abilismo e per chiederne la rapida approvazione in Senato dopo il voto favorevole del novembre scorso alla Camera. La manifestazione è stata organizzata dai Sentinelli di Milano e ha raccolto l’adesione di numerose sigle associative e partitiche come Anpi, Pd, M5S, Sardine, Amnesty International, Camera del lavoro, Famiglie arcobaleno. In piazza, riuniti dallo slogan-hashtag #TempoScaduto, lo stesso deputato del Pd Alessandro Zan, il portavoce dei Sentinelli Luca Paladini, attrici, cantanti e artisti come Lella Costa, Paola Turci, Gaia e i Coma Cose.

“Le persone e i cittadini vogliono far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di approvare una legge di civiltà. Questo è un successo per la democrazia che dimostra che l’Italia è un Paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una legge che tuteli le persone più vulnerabili”: lo ha detto il deputato Pd Alessandro Zan presente all’Arco della Pace per la manifestazione promossa dai Sentinelli a sostegno del ddl contro le discriminazioni e violenze per orientamento sessuale che porta il suo nome. “Viviamo in una società ancora intrisa di odio e pregiudizi e discriminazione per questo è importante dare una tutela. Questa non è una legge sulle minoranze ma contro i crimini di odio. Tutti potrebbero essere colpiti da questi crimini per questo è importante approvarla”, ha aggiunto. Dopo la manifestazione di oggi, ha detto ancora il deputato rispondendo ai cronisti “mi aspetto che il Senato continui la discussione della legge in modo ordinato e civile a partire dalla commissione. Senza sotterfugi e ostruzionismi. Senza utilizzare le prerogative di qualcuno per limitare la discussione democratica al Senato, che come è stato fatto alla Camera, ci sia una discussione civile e franca anche al Senato senza comprimere il dibattito per portare a casa il prima possibile una legge che l’Italia aspetta da trent’anni”.