Inaugurato il Museo del design di Adi. Franceschini: “Simbolo di ripartenza per Milano e per il Paese”

Un momento dell'inaugurazione con il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e il sindaco Giuseppe Sala

Taglio del nastro per l’ADI Design Museum, il museo dell’Associazione Disegno Industriale. Alla conferenza stampa di inaugurazione degli spazi tra via Ceresio e piazzale Monumentale questa mattina erano presenti oltre al Ministro della Cultura, Dario Franceschini, l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e la Vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione, Barbara Beltrame. Alla cerimonia di apertura tenutasi nel pomeriggio, ha presenziato invece il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, insieme ad autorità, stakeholders, partner e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di ADI Design Museum. Poi, le porte si sono aperte ai Soci ADI e al pubblico. Il Museo ospita la Collezione storica del Compasso d’Oro – composta dagli oggetti selezionati dal 1954 a oggi – e apre le porte offrendo al pubblico ben 8 mostre di approfondimento multitemporale che si pongono in dialogo con la collezione.
Tra le peculiarità del Museo c’è anche quella di essere il primo in Italia a non avere una biglietteria fisica: l’acquisto dei biglietti potrà essere fatto attraverso l’APP sviluppata con la partnership tecnica di Orbital Cultura – Gruppo Nexi, disponibile su Appstore e Google Play, oppure tramite sito e, infine, direttamente in loco tramite i mediatori culturali che utilizzeranno degli appositi POS . “È sempre un giorno di festa quando apre un nuovo Museo – ha dichiarato Franceschini, – ma dopo questo anno, diventa quasi un simbolo di ripartenza non solo per Milano ma per il Paese intero che ha un grande bisogno di respirare cultura. Oggi noi siamo qui a ribadirlo attraverso questa apertura. L’Italia nei momenti di difficoltà ha sempre dimostrato una grande capacità di reazione e sarà così anche con il prossimo futuro.”. “Il nostro museo è un esempio virtuoso di collaborazione tra Istituzioni Pubbliche e privati – ha affermato Luciano Galimberti, Presidente ADI – che in un dialogo costruttivo e concreto, hanno saputo unire l’importanza della conservazione del patrimonio culturale con quella della sua valorizzazione e condivisione. Un museo autogenerativo, che si rinnoverà costantemente, ma soprattutto che propone il superamento del percorso temporale lineare, affiancandolo a percorsi che pongono temi, storie, personalità, in una dialettica attorno alla contemporaneità. Sono orgoglioso di questo risultato che è stato reso possibile grazie all’impegno e alla fiducia di tutti i soci.”. “L’inaugurazione di oggi è un risultato importante per ADI e Fondazione ADI, credo non esista modo migliore per festeggiare i 20 anni della Fondazione che ricadono proprio quest’anno – ha dichiarato il Presidente Fondazione ADI, Umberto Cabini -. Il nostro è un museo con responsabilità che vanno oltre i confini associativi e con un impegno verso la collettività, così come verso la comunità del Made in Italy. Si rivolge infatti al mondo dei progettisti e delle imprese che credono nella fatica e nel lavoro, che produce oggetti e risposte alle domande e ai bisogni, ma anche al mondo dei giovani, delle famiglie, delle scuole e università, dei turisti e degli appassionati”.
red