Monica Romano è la prima consigliera comunale transgender: “Servizi per il lavoro e una casa per le associazioni Lgbt le priorità della mia azione politica”

Monica Romano è da oggi la prima consigliera transgender di Milano. Per effetto della nomina di sei assessori Pd nella giunta Sala, infatti, Romano, che ha raccolto 938 preferenze alle elezioni comunali nelle liste dem, entra in consiglio comunale: è la prima volta che accade a Milano, proprio mentre a Bologna è stata eletta un’altra donna transgender, Porpora Marcasciano. Raggiunta da Mianews, commenta: “E’ una grande soddisfazione, c’è una portata simbolica e per questo il mio pensiero va a tutte le donne transgender uccise per odio transfobico e a tutte quelle donne transgender che in qualche modo non ce l’hanno fatta; poi c’è il piano dei contenuti: ho preso circa mille preferenze perché credo che a Milano sia stata condivisa un’idea di città e le persone hanno saputo andare oltre il tema dell’identità e cogliere il valore delle proposte”. E proprio sul piano delle proposte, Romano, da 15 anni nel campo delle risorse umane e un Master in Diversity Management e Gender Equality, spiega: “Al centro della mia azione politica ci saranno il lavoro e i temi dell’inclusione. Sul lavoro, dal momento che mi occupo da anni di risorse umane, credo che i servizi per il lavoro del Comune debbano migliorare perche’ e’ una fase storica in cui far incontrare domanda e offerta di lavoro e’ essenziale; poi intendo lavorare tanto sull’uguaglianza di genere fin dalle scuole elementari, Milano deve essere capitale di questo impegno per l’uguaglianza di genere e per l’inclusione e i diritti. Bene quello che si e’ fatto, ma bisogna andare oltre le iniziative simboliche, oltre il cosiddetto ‘rainbow washing’, come sottolineano tante associazioni lgbt. E’ urgente aumentare i posti letto per persone lgbt mandate via di casa, e i giovani sono molti; e poi Milano, come tante capitali europee, deve avere finalmente un ‘rainbow center’, una casa delle associazioni lgbt”.
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