Stadio, sit in Comitati: “Cartellino giallo a Comune, referendum per San Siro”
Sala: “Profondamente contrario”

Foto Mianews

Fischietti e cartellini gialli per ‘ammonire’ il sindaco Giuseppe Sala e la Giunta sulla decisione di confermare la dichiarazione di pubblico interesse per la proposta di Milan e Inter sull’area di San Siro e per dire che il Meazza non si deve abbattere ma ristrutturare a metà di quel che costerebbe un nuovo impianto. E’ la protesta organizzata questa mattina in piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, da una trentina di aderenti ai Comitati contrari all’iniziativa dei club calcistici. “Confermiamo la volontà di avviare la raccolta firme per un referendum che non sia solo locale ma che abbia respiro nazionale. – ha detto Gabriella Bruschi, presidente del Comitato Coordinamento San Siro – Intanto aspettiamo l’inizio della discussione pubblica richiesta sul progetto che il Comune può avviare, al pari di come si è fatto per il progetto di riapertura dei Navigli”.

Secca la risposta del sindaco: “I referendum a mio avviso vanno tenuti su questioni di natura etica e morale. Siamo delegati dai cittadini per prendere delle decisioni e non possiamo scaricare sui cittadini le nostre decisioni. Sono radicalmente contrario ad un referendum”, ha detto Sala interpellato sull’ipotesi di una consultazione fra i cittadini.  E sull’apertura di un dibattito pubblico ha aggiunto: “Va sempre bene discutere delle cose e approfondire, è chiaro che se il dibattito deve essere ‘lo stadio sì’ o ‘lo stadio no’ questo non va bene”. “Questa –  proseguito – è una responsabilità che io mi sono ampiamente preso e cioè di aver portato con tempo e pazienza le due società ad accettare le nostre condizioni e questa mi sembra una cosa molto buona quindi non credo che ci sia più spazio dal nostro punto di vista di ripensamenti. Mentre possiamo discutere di come destinare gli oneri di urbanizzazione e di tempistiche, io ho la sensazione che per le società è prioritario lo stadio ma non è assolutamente detto che partiranno velocemente con il resto delle costruzioni”.