Cortei no green pass, indagato 28enne: gestiva social ‘no vax’ e promuoveva mobilitazioni

Manifestanti 'No green pass' sfilano in corteo per le vie del centro (Foto Mianews)

La Polizia di Stato ha eseguito, ieri, un decreto di perquisizione delegata da Alberto Nobili, coordinatore della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano nei confronti di un 28enne milanese, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico.
Il giovane, già denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass non preavvisate, dallo scorso settembre è stato sottoposto dal Questore di Milano a Daspo Urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato.
La sua figura – secondo gli inquirenti – ha dal principio assunto rilievo strategico nella campagna di protesta contro le misure di contenimento della pandemia in quanto amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2” – a cui sono iscritti 32mila utenti.
E’ stato lui a ideare e lanciare per la prima volta, la scorsa estate, il corteo da piazza Fontana il sabato pomeriggio.
“La martellante campagna mediatica è continuata attraverso messaggi motivazionali tesi a mantenere viva la protesta del sabato (come noto, mai preavvisata come normativamente previsto) nonché promuovere, organizzare e
pubblicizzare nuovi momenti di aggregazione, quali i presidi del martedì e giovedì sera in piazza Fontana”, spiegano ancora gli inquirenti.
In particolare, la sera dello scorso 20 novembre, di fronte ai “malumori” dei manifestanti no green pass per non essere riusciti a organizzare il corteo, ha rilanciato una mobilitazione per sabato prossimo in piazza Duomo, “evidenziando surrettiziamente che vi avrebbe preso parte un milione di persone ed esortando i partecipanti a portare ed accendere torce da stadio. Con ciò creando una situazione di intossicazione informativa e disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevole e virtuale”.
Ieri, inoltre, il 28enne ha diffuso alcuni post in cui ha iniziato a promuovere una manifestazione internazionale, sempre contro l’obbligo del passaporto sanitario, da tenersi a Ginevra (Svizzera) il prossimo 31 dicembre. Nel corso di una prima analisi da parte della Polizia di Stato del telefono utilizzato, è emerso come il giovane abbia inviato, via Telegram, file contenenti 1.000 certificati, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l’origine. L’uomo ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Per tale motivo, è stato denunciato anche per il reato di ricettazione, con altre due persone, individuate tra i destinatari dei file contenenti i Green Pass, e sottoposti a perquisizione e sequestro dei device. Nel corso della perquisizione del 28enne, sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello “survivor”, rinvenuti all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. Infine, sono stati cautelativamente ritirate dalla Questura due armi, regolarmente denunciate dal giovane, titolare di licenza di porto d’armi ad uso sportivo.
La Questura di Milano comunica che, successivamente all’attività intrapresa dal dispositivo predisposto per la manifestazione ‘No green pass’ non preavvisata di sabato scorso nel corso della quale sono stati denunciati
due manifestanti, emessi 31 ordini di allontanamento e comminate 49 sanzioni amministrative per occupazione di aree urbane, verranno emesse ulteriori sanzioni ai 257 cittadini identificati dalla Polizia di Stato in
piazza Fontana e in piazza Duomo. “L’attività di identificazione, che non è una procedura fine a se stessa, è volta, infatti, ad attribuire la responsabilità di un comportamento tenuto in piazza per le relative e successive contestazioni
amministrative e penali che possano essere ravvisate dalla Polizia di Stato e dall’Autorità Giudiziaria”, sottolinea, infine, la questura.