Pnrr, il Governo presenta i finanziamenti per Milano e la Lombardia. Sala: “Fondi non vadano persi, pronti a investire anche le risorse residue”

Al Piccolo Teatro la sesta tappa di “Italiadomani- Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (Foto Comune di Milano)

“Penso sia molto giusto il principio di cercare di allargare a tutti e di dare a tutti la possibilità di partecipare. Milano si candida, qualora ci siano realtà locali non in grado di garantire la possibilità di investire nei tempi corretti, di utilizzare i residui che ci saranno. Ho fatto l’esempio dei bus elettrici, se ne possono fare molti altri. E’ chiaro che il Paese deve risolvere il tema del Sud. Questa è una grande opportunità. Io non contesto per niente l’idea che il 40 per cento dei fondi vada al sud, ma noi siamo pronti a fare la nostra parte, qualora ci sia capienza”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine dell’incontro sul Pnrr. “Giusto che si provi a dare il 40 per cento al sud, stiamo dicendo come diciamo tutti noi, da decenni, l’Italia non è in grado di investire fondi europei. La nostra storia è la storia di un paese che ha sempre investito una quota minima dei fondi eu disponibili. Allora questi fondi non possono essere persi. Qualora tutti siano in grado di investire la loro parte bene, altrimenti Milano è pronta: il mio messaggio è questo”, ha aggiunto Sala.

Pnrr: le risorse per Milano e la Lombardia

Investimenti per 1,7 miliardi di euro in infrastrutture e mobilità sostenibile, incluso il rinnovo di  parco bus e treni regionali “per aumentare l’offerta di trasporto urbano ecologico e digitale e un vasto  programma di rigenerazione urbana attraverso riqualificazione di edilizia residenziale pubblica e  programmi innovativi per aumentare la qualità abitativa”; un piano per la sanità (quasi 1,2 miliardi) per il “rafforzamento della medicina  territoriale, con il consolidamento di case e ospedali di comunità e assistenza domiciliare”; una  strategia  “di digitalizzazione delle città e della pubblica amministrazione, per rendere quest’ultima un alleato nella  vita digitale dei cittadini e delle imprese”.  Questi i punti principali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per Milano e la  Lombardia. Il Pnrr in chiave lombarda e milanese è stato presentato oggi al Piccolo Teatro Giorgio Strehler, nel corso della sesta tappa di “Italiadomani- Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Sul palco, gli interventi di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, e Marco Leonardi, capo del DIPE della Presidenza del Consiglio.  Insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala, presente la Vice Presidente e Assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti, Paola Ansuini, capo dell’Ufficio per la Comunicazione Istituzionale e le Relazione con i media della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Daniele Manca, vice Direttore del Corriere della Sera.
Per quanto riguarda la Lombardia,  è stato spiegato, molti dei fondi del Piano sul capitolo infrastrutture e trasporti, sono già stati assegnati. Tra questi: 442 milioni per gli interventi tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (da PNRR); 64,6 milioni per il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico locale (da PNRR) ; 6,1 milioni per le ferrovie storiche (da Piano complementare); 10,3 milioni per le cittadelle giudiziarie (da PNRR); 392,7 per gli interventi del Programma innovativo per la qualità dell’abitare (da PNRR); 60,9 milioni per il rinnovo degli autobus extraurbani (da Piano complementare a PNRR); 252,9 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (da Piano complementare a  PNRR); 79,4 milioni per interventi sulle linee ferroviarie regionali (da Piano complementare a PNRR e da  risorse nazionali) ;13,6 milioni per la strategia nazionale delle aree interne (da Piano complementare a PNRR). A Milano in particolare i fondi del Piano verranno usati per progetti quali il tram tra Niguarda e Cascina  Gobba (50 milioni) e Bausan-Villapizzone (36 milioni): la fornitura di 14 tram bidirezionali a servizio della  linea 7 (52 milioni) e 10 nuovi filobus (8,8 milioni); e la creazione di una sede riservata per la linea circolare  90-91 da piazza Zavattari a piazza Stuparich (9 milioni).

Sul fronte della salute, le risorse per Milano e Lombardia arrivano dalla Missione 6 del Piano Nazionale. Secondo lo  schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero  della Salute, alla Lombardia spettano quasi 1,2 miliardi di euro per potenziare il sistema sanitario  regionale.  Di questi, quasi il 40 per cento andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie  a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali  quali le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità: in Lombardia è prevista la creazione di  187 Case della Comunità e 60 Ospedali di Comunità (per questi  ultimi lo standard nazionale stimato è di uno ogni 160.000 abitanti circa). È inoltre prevista la creazione di  101 Centri Operativi Territoriali (CoT) che coordineranno i servizi domiciliari (che comprenderanno  telemedicina, domotica, digitalizzazione) con gli altri servizi sanitari e gli ospedali. I Piani operativi regionali e relativi action plan devono essere perfezionati entro il 28 febbraio 2022  mentre l’assegnazione definitiva dei delle risorse è condizionata alla sottoscrizione del Contratto  Istituzionale di Sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle regioni entro e non oltre il 31 maggio  2022. Per la rigenerazione urbana, all’inizio di ottobre la Lombardia sono stati assegnati i fondi relativi ha ricevuto 392,7 milioni di euro relativi  al Programma innovativo per la Qualità dell’Abitare (PinQua), una misura che riguarda la rigenerazione  del tessuto socio-economico dei centri urbani e delle periferie, e 252,9 milioni per la riqualificazione  dell’edilizia residenziale pubblica.  A Milano, un progetto pilota finanziato con quasi 100 mln prevede interventi di riqualificazione e  riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri  periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Gli interventi riguarderanno in particolare i quartieri  di San Siro, Inganni, Cardellino, Val Vabona, Corva, Lorenteggio, Giambellino, Primaticcio, San Cristoforo,  Lodovico il Moro, Martinelli. Capitolo istruzione: a inizio dicembre sono stati ripartiti tra le regioni i fondi dei primi bandi PNRR del ministero dell’Istruzione,  5,2 miliardi di euro destinati alla costruzione di asili nido, scuole per l’infanzia, scuole innovative, mense e  palestre. Alla Lombardia spettano circa 550 milioni, oltre la metà dei quali (240 milioni) per la costruzione  di nuovi asili nido.  Il resto dei fondi sarà investito in scuole dell’infanzia e scuole innovative (oltre 86 milioni ciascuna), in  mense (37 milioni) e palestre (27 milioni). Oltre 68 milioni andranno infine alla riqualificazione degli edifici  scolastici.  Le candidature ai diversi bandi devono essere tutte trasmesse entro febbraio 2022. Il Pnrr dedica anche investimenti alle  Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2” che individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati per un ammontare complessivo pari a circa 2,5 miliardi di euro per il periodo 2022-2026,  nel limite massimo di 125,75 milioni di euro per l’anno 2022, di 125,75 milioni di euro per l’anno 2023, di  632,65 milioni di euro per l’anno 2024, di 855,12 milioni di euro per l’anno 2025 e di 754,52 milioni di euro  per l’anno 2026. (Decreto Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021, in attesa di pubblicazione in  Gazzetta).  Il modello a può essere presentato solo da parte delle Città Metropolitane per interventi di valore non  inferiore a 50 milioni di euro. I progetti devono essere trasmessi entro il 7 marzo 2022 e riguardare investimenti volti al miglioramento  di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare  attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle  infrastrutture.