Ucraina, Sala: “Direttore d’orchestra russo Gergiev prenda le distanze dall’invasione o stop alla collaborazione con la Scala”. La comunità ucraina in appressione per i connazionali: “Ore di angoscia”

“Va benissimo che si facciano dichiarazioni a sostegno di popolo ucraino, ma bisogna fare di più, innanzitutto la politica, con la diplomazia e il mondo economia deve fare di più. “La dama di picche” alla Scala è diretta dal maestro russo Valery Gergiev, che ha più volte dichiarato vicinanza a Putin: gli stiamo chiedendo di prendere posizione contro questa invasione e se non lo farà dovremo interrompere la collabroazione”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala questa mattina nel corso del confronto con Luca Bernardo a Palazzo Marino. Sala ha poi aggiunto: “Voglio capire cosa farà il sistema bancario, LE banche italiane esposte rispetto al sistema russo, il vero punto è capire quanto Putin ha un consenso totale di chi gli sta intorno o no. Gli oligarchi russi sostengono Putin o meno. A ognuno la sua sua parte”, ha concluso Sala.

Intanto la comunità ucraina a Milano vive ore di angoscia. “Per me è difficile parlare adesso. Sono preoccupato perché ho dei cari a casa mia. Tra poco ho la messa con la mia comunità e non so con quale sentimento la gente verrà. È una situazione molto drammatica”. Con poche parole e un profondo turbamento padre Igor Krupa, sacerdote della comunità ucraina di Milano, descrive a Mianews il suo stato d’animo a poche ore dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Secondo Fabio Prevedello, referente dell’associazione Italia-Ucraina Maidan, gli ucraini in Italia “stanno vivendo ora di estrema angoscia e paura”. Uno stato d’animo che tocca anche la comunità di Milano che nel 2021 contava 8.312 persone.
“Ci sono nostri connazionali che non sanno come rientrare perché lo spazio aereo è chiuso e non ci sono trasporti ferroviari. Ci sono ucraini che vivono in Italia da 10-15 anni che erano a casa per trovare i genitori, ma ora dovranno attraversare di corsa l’Ucraina in macchina per cercare di tornare in Unione Europea”, dichiara a Mianews Prevedello che parla di “profondi bombardamenti su tutte le grandi città ucraine, le infrastrutture militari e gli aeroporti civili”.
Nonostante le numerose chiamate, i collegamenti con l’Ucraina rimangono difficili. “L’esercito russo sta disturbando tutte le comunicazioni. Restano solo poche linee, ma vengono usate per le emergenze. Le linee internet e per i cellulari funzionano solo al 10% della loro possibilità”. continua Prevedello che non nasconde la preoccupazione anche per la sorella di sua moglie che in qualità di infermiera in terapia d’urgenza potrebbe essere chiamata dall’esercito in ogni momento e inviata al fronte.