Comune, il bilancio in giunta: proposto pareggio con 250 mln di entrate straordinarie

Palazzo Marino, sede del Comune di Milano
Palazzo Marino, sede del Comune di Milano

Pareggio finanziario ed equilibri di bilancio rispettati nel Bilancio di previsione 2022-24 proposto dalla giunta di Palazzo Marino al consiglio comunale di Milano, chiamato da oggi ed entro il 31 maggio a dare il suo responso sulla manovra: il budget di parte corrente copre una spesa di 3 miliardi e 572 milioni. Nel documento approvato dalla giunta e ora all’esame istruttorio si prevede – sottolinea palazzo Marino – una situazione economico finanziaria ancora condizionata dall’emergenza Covid, per questo alcune entrate correnti non sono ancora stimate ai livelli pre-pandemici: “Dall’analisi di alcuni trend – si spiega – è possibile tratteggiare un miglioramento della situazione rispetto al 2021 ma è d’obbligo un atteggiamento di particolare prudenza”. Fra le entrate tributarie si prevede una ripresa degli introiti dalla tassa di soggiorno, mentre fra quelle extratributarie viene stimato in particolare un miglioramento dei ricavi tariffari da trasporto pubblico, ancora però lontano dal livello raggiunto nel 2019, prima della pandemia. Decisivo per l’equilibrio dei conti, in assenza dei trasferimenti statali erogati sulle funzioni fondamentali negli esercizi 2020 e 2021, è l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione 2021 per la spesa corrente del 2022, misura straordinaria prevista dal Decreto Aiuti: per questo la giunta ha dovuto attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dispositivo del Dl 50, diventato operativo il 18 maggio. La norma ha permesso di iscrivere fra le entrate straordinarie del 2022 la cifra di 150 milioni di euro a sostegno degli equilibri di parte corrente. Oltre che con l’applicazione straordinaria di avanzo di 150 milioni, gli equilibri di parte corrente sono raggiunti anche con l’apporto di altre entrate di natura straordinaria per un totale di 90 milioni: 40 milioni di proventi da permessi di costruire e 50 milioni da alienazioni patrimoniali, usati per finanziare le quote capitali dei mutui e dei prestiti obbligazionari in ammortamento. Per quanto riguarda il debito, a partire dall’esercizio 2022 iniziano a venire meno gli effetti di alleggerimento legati alle operazioni di rinegoziazione condotte dalla prima amministrazione Sala: la rata totale per il 2022 è di 304 milioni di euro, di cui 119 per oneri finanziari, e peserà sugli equilibri di parte corrente per 73 milioni in più rispetto al 2021. I nuovi mutui vengono quindi al momento previsti in 50 milioni di euro, contro i 202 milioni del 2021, e questo anche al fine di continuare nel perseguimento dell’obiettivo della graduale riduzione del debito che dai 3,7 miliardi del 2017 punta a uno stock di 3,3 miliardi a fine 2024. Per coprire la quota capitale del debito vengono utilizzati i ricavi delle alienazioni patrimoniali, riducendo così le risorse dell’ente per finanziare gli investimenti: a garanzia delle opere in conto capitale vengono destinati 150 milioni di avanzo di amministrazione oltre a quote vincolate sempre del risultato 2021.

“Nel bilancio di previsione di quest’anno abbiamo lavorato su ottimizzazione e contenimento delle spese”. Lo ha detto oggi l’assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Emmanuel Conte, a seguito della Commissione Bilancio e Patrimonio Immobiliare durante la quale sono stati presentati il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il Bilancio di Previsione 2022-2024. “Uno sforzo – ha spiegato l’assessore – verso l’aumento di capacità di previsione della spesa per minimizzare i risparmi a fine anno (l’anno scorso sono stati circa 85 milioni di euro, quindi in realtà non parliamo di nessuna diminuzione della spesa ma semplicemente di non metterla in preventivo da adesso) e un’ottimizzazione della spesa, un esercizio di spending review all’interno di ogni direzione. Questo anche tenendo conto di un bilancio che sia dinamico, che preveda quindi vari momenti di assestamento durante l’anno, utili qualora vi fossero le coperture per finanziare le spese che non sono state finanziate in questo momento”. Per quanto riguarda le tempistiche dell’approvazione del bilancio preventivo, Conte ha precisato che “è partita oggi una fase istruttoria di commissioni dove si potrà discutere del bilancio prima di arrivare in Aula il prossimo 30 maggio. Cercheremo di avere più sessioni possibili prima del ponte del 2 giugno, per poi approvare il bilancio entro la settimana del 6 giugno, considerando che il 31 maggio cade la scadenza per l’approvazione e portare la città in gestione provvisoria sarebbe un danno”. A questo proposito, ha auspicato che “le opposizioni tengano conto di queste tempistiche in un’ottica di etica politica”. “Al di là delle polemiche politiche, ricordo che la spesa è rimasta costante negli ultimi sei anni dell’amministrazione Sala”, ha precisato l’assessore. “Dal 2017, cioè dal primo anno del mandato Sala, ha registrato una voce media – quindi al netto di voci correlate di fondi di accantonamento – intorno ai 2 miliardi e 600 milioni. Nel 2017 è stata di 2 miliardi e 617 milioni e quest’anno sarà intorno ai 6 miliardi e 602 milioni. C’è una differenza di soli 15 milioni”. Conte ha ricordato come “questo bilancio si chiude con un risultato straordinario: un utilizzo di avanzo 2021 di 150 milioni di euro” anche se con “un’azione prudente su quelle che sono le altre previsioni di entrata. Prudente perché sono migliorative rispetto a quelle dello scorso anno – tengono conto, infatti, dell’uscita dallo stato di emergenza – ma ancora inferiori rispetto al 2019 pre-pandemia”. “Insomma – ha concluso l’assessore – “Un bilancio difficile che viene dopo due anni dopo difficili. Usciamo quest’anno dall’emergenza Covid che ha avuto un impatto molto negativo sulle nostre entrate”