Sala al forum sulla sicurezza delle Città Metropolitane: “In arrivo altri agenti, ma chiediamo di più”. Piantedosi: “Serve riforma delle polizie locali, maggiore autonomia a sindaci”

Garantire maggiore sicurezza nelle grandi città. Questo è il tema al centro del forum sulla sicurezza delle Città Metropolitane che si è svolto al Viminale.

I sindaci di Milano, Roma e Napoli hanno dialogato con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che in conferenza stampa ha incontrato anche i prefetti e i vertici nazionali delle forze di polizia.

Tra gli argomenti affrontati, c’è l’aumento degli organici della polizia. “Capisco la posizione del ministro e del Governo – ha detto il sindaco Giuseppe Sala – si è passati, ed è già un successo, da una situazione in cui l’organico netto era decrescente a una situazione in cui si almeno si stabilizza il numero e si sostituisce chi va in pensione o lasciano le forze di polizia. E’ chiaro che noi vogliamo di più, come stiamo cercando di offrire maggiore crescita con la polizia locale, però ci sono già dei buoni segni. Il capo polizia ci ha sottolineato che a dicembre arriverà altro personale e il saldo netto di quest’anno è ‘+ 100‘, che è qualcosa di significativo. Apprezzo, capisco, abbiamo bisogno di più ma un passo è stato fatto” ha sottolineato Sala.

Il sindaco di Milano ha ricordato anche il problema della movida violenta nelle città e la possibilità di intervenire sulla sicurezza dei locali. Secondo Sala, “la movida va affrontata su due aspetti: da un lato ci sono agli avventori, a chi la notte è per strada e spesso non sono neanche i giovanissimi e poi, dall’altro, c’è il problema dei locali. Ci vuole attenzione a chi gestisce di esercizi commerciali e mi rifaccio alle parole del ministro dell’Interno: bisogna attivare gli strumenti giuridici a disposizione. Quando all’interno dei locali si trovano situazioni di spaccio oppure, per esempio, c’è inquinamento acustico, gli esercizi devono essere chiusi e devono essere revocate le licenze. Bisogna poi verificare che non ci siano infiltrazioni mafiose nel capitale di certi locali che noi sappiamo in alcuni casi di esserci”.

Il ministro dell’Interno ha definito il dialogo con Giuseppe Sala, Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi “un primo incontro molto proficuo” e ha sottolineato la necessità di collaborare con i sindaci per migliorare la sicurezza nelle grandi città: “Ringrazio i sindaci che hanno voluto accogliere questa proposta di lavoro del forum delle aree metropolitane, sono profondamente convinto che ci siano dei tratti comuni e delle esperienze positive nel fronteggiare alcune problematiche legate alla sicurezza. Ci daremo un metodo, il confronto proseguirà”, ha affermato Piantedosi.

Secondo il ministro, le questioni più urgenti da affrontare nelle città sono la sicurezza delle stazioni e le occupazioni abusive. “Ci sono esperienze positive che si sono fatte nell’una o nell’altra città, quindi credo sia utile metterle reciprocamente al servizio”, ha affermato.

Il ministro ha ricordato che durante il forum si è parlato della “necessità di strutturare e dotare le città di maggiori risorse da destinare ai problemi della sicurezza”: “Abbiamo parlato di organici e abbiamo fatto una visione realistica degli organici di polizia e di polizia locale – ha spiegato -. Abbiamo focalizzato il trend di aumento delle risorse che non è ancora del tutto soddisfattivo delle aspettative dei sindaci. Sconta ancora un turn over complessivo che non è ancora soddisfacente, ma è crescente e arriva dopo anni di decrescita”.

Un punto di incontro tra Viminale e sindaci è stato raggiunto nella necessità di riformare la polizia locale e di dare più autonomia ai sindaci. “Ho condiviso con i sindaci di poter mettere mano a un progetto di riforma complessivo delle funzioni della polizia locale” ha detto Piantedosi e ha concluso sulla “possibilità di impiego delle polizie locali anche e soprattutto nell’attività di supporto all’autorità di pubblica sicurezza” e “di “consentire ai sindaci di avere una possibilità di manovra più autonoma su quella che è la strutturazione delle polizie locali”.