Regionali, la Lombardia al voto: crolla l’affluenza, ai seggi il 41% degli aventi diritto. Fontana confermato presidente e FdI primo partito

Attilio Fontana al seggio di Velate, Varese

Con la totalità delle sezioni scrutinate (9.254), i risultati definitivi delle elezioni regionali in Lombardia indicando Attilio Fontana al 54,67%; Pierfrancesco Majorino al 33,93%; Letizia Moratti 9,87%; Mara Ghidorzi 1,53%. Per i voti di lista, la coalizione a sostegno di Fontana ha raccolto il 56,27: Fdi è al 25,18%; Lega 16,53%, Forza Italia 7,23%; Lombardia Ideale-Fontana presidente 6,16%; Noi Moderati 1,17%; le liste della coalizione a sostegno di Majorino il 32,80%: Pd 21,82%; M5S 3,93%; Patto civico Majorino presidente 3,82%; Alleanza Verdi-Sinistra 3,23%; le liste a sostegno di Letizia Moratti sono state votate dal9,55% dei lombardi: Letizia Moratti presidente 5,3%; Azione Italia Viva 4.25%; Unione popolare a sostegno di Mara Ghidorzi si ferma all’1,53%.

Quando sono state scrutinate oltre cinquemila sezioni (5.172/9.254), oltre la metà del totale, i risultati delle elezioni regionali in Lombardia indicando Attilio Fontana al 56,1%; Pierfrancesco Majorino al 32,8%; Letizia Moratti 9,4%; Mara Ghidorzi 1,5%. Per i voti di lista, nella coalizione a sostegno di Fontana: Fdi è al 25,9%; Lega 16,8%, Forza Italia 7,4%; Lombardia Ideale-Fontana presidente 6,2%; Noi Moderati 1,1%; nella coalizione a sostegno di Majorino: Pd 21,2%; M5S 4%; Patto civico Majorino presidente 3,5%; Alleanza Verdi-Sinistra 2,9%; nella coalizione a sostegno di Letizia Moratti: Letizia Moratti presidente 5,1%; Azione Italia Viva 3,9%; Unione popolare a sostegno di Mara Ghidorzi all’1,5%.

Un “risultato abbastanza chiaro, una scelta a favore mia persona e soprattutto della proposta centrodestra. Una vittoria di squadra portata avanti in maniera coesa”: così Attilio Fontana nella conferenza stampa al Pirellone per commentare il risultato elettorale

Quando sono state scrutinate oltre mille sezioni (1.115 / 9.254), i risultati delle elezioni regionali in Lombardia indicando Attilio Fontana al 56,2%; Pierfrancesco Majorino al 33%; Letizia Moratti 9,2%; Mara Ghidorzi 1,5%. Per i voti di lista, nella coalizione a sostegno di Fontana: Fdi è al 25,8%; Lega 16,4%, Forza Italia 7,8%; Lombardia Ideale-Fontana presidente 6,3%; Noi Moderati 1,2%; nella coalizione a sostegno di Majorino: Pd 21,6%; M5S 4,1%; Patto civico Majorino presidente 3,3%; Alleanza Verdi-Sinistra 2,8%; nella coalizione a sostegno di Letizia Moratti: Letizia Moratti presidente 4,9%; Azione Italia Viva 3,9%; Unione popolare a sostegno di Mara Ghidorzi all’1,3%.

La terza proiezione diffusa da La7 (29% campione) consolida i dati sull’andamento dei partiti alle elezioni regionali della Lombardia. Riguardo alle due principali coalizioni, le proiezioni indicano: Fdi 23,4%; Lega 16, 3%; Forza Italia 7,2%; Lista Fontana 6,5%. Nel centrosinistra, Pd 20,8%; Patto civico per Majorino 4,7%; M5S 4,6%, Verdi-Sinistra 3,8%.

E’ sopra al dato della Lombardia (41,6%) l’affluenza al voto a Milano città, dove il dato definitivo e’ del 42,1%; a Milano città nel 2018 era stata del 68,3% (si votava solo la domenica). A Milano e provincia, invece, l’affluenza e’ al 41,5%. In Lombardia si è votato di più a Brescia (45,3%), Lecco (44,9%) e Bergamo (44,5%). L’affluenza più bassa a Mantova (36,7%).

E’ al 41,6% l’affluenza definitiva in Lombardia per le elezioni regionali quando sono pervenuti sostanzialmente i dati di tutti i comuni. Nel 2018 il dato dell’affluenza definitiva alle urne era intorno al 73% (si votò solo nella giornata di domenica). Le elezioni 2023, rispetto all’affluenza, segnano quindi un record negativo: il dato più basso alle regionali, in Lombardia, fino ad ora si era registrato nel 2010 quando votò il 64,6% dei lombardi. In quelle elezioni i principali candidati erano Roberto Formigoni, per il centrodestra, che fu confermato per la quarta volta presidente della Regione e Filippo Penati per il centrosinistra. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo. Cinque anni fa, si votò invece in una sola giornata, il 4 marzo in contemporanea con le elezioni politiche e l’affluenza fu del 73,1%. Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra, fu eletto presidente con il 49,6% dei consensi battendo Giorgio Gori, candidato del centrosinistra.

ORE 15: Instant Poll Sky: Fontana 48-52% – Majorino 32-36% – Moratti 12-16%

E’ intorno al 31,4% l’affluenza in Lombardia, alle ore 23, per le elezioni regionali (1.305 su 1.504 comuni). Nel 2018, alle ore 23, l’affluenza, era al 74,2%, ma le votazioni si tennero nella sola giornata di domenica.

E’ al 27,1% l’affluenza in Lombardia, alle ore 19, per le elezioni regionali (1.358 su 1.504 comuni). Nel 2018, alle ore 19, l’affluenza, era al 59,9%, ma le votazioni si tennero nella sola giornata di domenica con i seggi aperti fino alle 23.

E’ al 9,2 % l’affluenza in Lombardia, alle ore 12, per le elezioni regionali (1.448 comuni su 1.504). Il dato è molto inferiore rispetto alle regionali del 2018 quando l’affluenza, domenica alle ore 12, era al 20,3%, ma le votazioni si tennero nella sola giornata di domenica.

E’ intorno all’8,7% l’affluenza a Milano città, alle ore 12, per le elezioni regionali (943 sezioni su 1248 pervenute). Il dato è in linea con quello provinciale e di tutta la Lombardia, con un forte calo rispetto al voto del 2018.

I candidati alla presidenza della Regione, Attilio Fontana, Pierfrancesco Majorino, Letizia Moratti e Mara Ghidorzi hanno votato nella mattina di domenica nei loro seggi.

La sezione 451 nella scuola primaria Pietro Micca di via Gattamelata dove il presidente di sezione e gli scrutatori hanno allestito una fila unica con il cartello con la scritta ‘registrazione’ al posto dei cartelli con le scritte ‘maschi’ e ‘femmine’ (foto Mianews)

A Milano debuttano per le elezioni regionali le prime sezioni elettorali allestite affinché i cittadini siano accolti ‘in maniera inclusiva alle urne’ superando le discriminazioni per elettori trasgender e non binari. Il Comune, con il supporto di videoguide realizzate anche in collaborazione con l’Arcigay, ha raccomandato ai presidenti di sezione e agli scrutatori di non allestire il seggio con le tradizionali due file distinte per maschi e femmine, bensì di costituirne una sola, ‘tenendo i registri vicini e procedendo all’identificazione delle persone solo quando arriva il proprio turno, optando per una modalità non discriminante e maggiormente rispettosa dell’identità di genere di ciascuno’. L’iniziativa, ha spiegato nei giorni scorsi Palazzo Marino, è in linea con la mozione ‘Provvedimenti volti a favorire l’inclusione e la cittadinanza delle persone transgender’, approvata dal Consiglio comunale nel maggio dell’anno scorso. Tra i seggi che hanno accolto le raccomandazioni dell’Amministrazione la sezione 451 nella scuola primaria Pietro Micca di via Gattamelata, dove il presidente di sezione e gli scrutatori hanno allestito una fila unica con il cartello con la scritta ‘registrazione’ al posto dei cartelli con le scritte ‘maschi’ e ‘femmine’. Dai primi dati le sezioni campione che hanno aderito alle raccomandazioni del Comune sarebbero una decina sulle 1248 presenti in città.