Milano si prepara all’8 marzo: al via iniziative con le università per ridurre il gender gap e incentivare lo studio di materie Stem

Crediti Comune di Milano

Milano si prepara alla Giornata Internazionale della Donna del prossimo 8 marzo con un insieme di iniziative che coinvolgono anche le università.

Tour della città per ricordare le donne che hanno fatto la storia di Milano, mostre d’arte dedicate all’universo femminile, incontri per parlare del gender gap. Sono solo alcune delle iniziative del palinsesto del Comune “Milano città delle donne”. L’evento è stato presentato a Palazzo Marino dalla delegata alle Pari Opportunità di Genere, Elena Lattuada, dalla rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto e dalla rettrice dell’Università di Milano Bicocca, Giovanna Iannantuoni. Erano presenti anche il sindaco, Giuseppe Sala, e la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi.

Uno dei temi centrali dell’incontro è stata l’importanza per le giovani donne di scegliere percorsi di studio e facoltà che appartengono all’ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico, i cosiddetti percorsi e carriere STEM. “Abbiamo scelto di costruire eventi ed occasioni di incontro per parlare delle moltissime donne che hanno fatto la storia della nostra città, troppo spesso poco conosciute – ha commentato Lattuada – . Da questa consapevolezza nasce l’idea del sito sulla toponomastica femminile, con l’intento di aggiornarlo costantemente anche con altri luoghi simbolici per Milano, di un percorso museale con opere significative, così come le tante iniziative sparse nella città per tutto il mese di marzo, sosterranno sempre più una città a misura di donne”.

Inoltre, ha sottolineato: “l’iniziativa di oggi con le rettrici di Milano ha il significato di dare un ulteriore slancio a percorsi di studio scientifici e per sostenere percorsi lavorativi: ripartire da donne importanti nel mondo scientifico è un modo per dire che ogni donna può costruire il proprio futuro. Una città di donne è una città migliore per uomini e donne, di questo ne sono certa”.

“Oggi su 33mila ragazzi iscritti alle nostre facoltà di ingegneria 9500 sono ragazze – ha spiegato Sciuto . Negli ultimi tre anni il numero di ragazze è raddoppiato. E, in media, le ragazze hanno voti più alti e un tasso di abbandono minore. Ma non basta. Nella facoltà di ingegneria elettronica sono solo il 12%, in ingegneria spaziale il 16%. Dobbiamo continuare a incentivare queste iscrizioni. Anche perché nel nostro Paese solo un dirigente su cinque è donna, anche se a Milano e provincia il risultato migliora, è al 40%. Ci siamo attivati con dello borse di studio della durata di tutto il percorso di studi per le ragazze che vogliono fare ingegneria ma sono in difficoltà economiche. Si tratta di un contributo significativo, non forse sufficiente per mantenersi a Milano, ma almeno ci proviamo”.

“Con i fondi Pnrr dovremmo aumentare l’occupazione femminile del 4% nelle materie stem entro il 2026. Ma per farlo serve un radicale cambio di passo – ha sottolineato Iannantuoni – . L’Università Bicocca è una delle poche università in Italia che ha un asilo nido, in modo che le giovani ricercatrici, ma anche ricercatori, non siano costretti a scegliere tra la famiglia e il lavoro in un momento cruciale della loro carriera”.

Iannantuoni ha ricordato come “l’Istat dopo il Covid ci ha restituito una fotografia drammatica: due terzi dei Neet italiani, ovvero coloro che non studiano e non lavorano, sono donne. E, quando parliamo di dati negativi come la povertà educativa e le disuguaglianze sociali, le donne sono sempre di più nelle statistiche, mentre quando si parla di traguardi, di sfondare il cosiddetto soffitto di cristallo, le donne sono una minoranza esigua”.

Gli appuntamenti del palinsesto “Milano città delle donne” sono consultabili sul sito del Comune di Milano alla pagina https//www.comune.milano.it/web/milano-citta-delle-donne.