Mattarella celebra Manzoni nel 150esimo della morte: “Un padre della patria”. Il presidente della Repubblica al cimitero Monumentale e alla casa di piazza Belgioioso

“Manzoni si è sempre sottratto, per la sua proverbiale riservatezza e anche per ragioni di salute, alla militanza politica in senso stretto. Ma è considerato, ben a ragione, un ispiratore e un propulsore del nostro Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Ed è, a tutti gli effetti, un padre della nostra Patria”: lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del suo intervento a Casa Manzoni per le celebrazioni del 150esimo anniversario della morte dello scrittore, dove sono presenti anche il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Regione Attilio Fontana. “Ricollegandosi alla grande tradizione della poesia civile, di Dante, Petrarca e Foscolo, ambiva a un’Italia unita, che non fosse una mera espressione geografica, una addizione a freddo di diversi Stati e staterelli, ma la sintesi alta di un unico popolo, forte e orgoglioso della sua cultura, della storia, della sua lingua, delle sue radici”, ha aggiunto Mattarella.

“Ho deposto questa mattina, a nome della Repubblica, una corona di fiori sulla tomba di Alessandro Manzoni, in occasione del 150esimo anniversario della morte. Un grande scrittore, un grande italiano, un grande milanese-  ha detto Mattarella -. Perché, caro sindaco, non si potrebbe spiegare Manzoni senza Milano e, credo che si possa dire, Milano senza Manzoni”. “Con questa cerimonia, che, così raccolta e partecipata sarebbe piaciuta ad Alessandro Manzoni, vogliamo rendere testimonianza di quanto l’Italia gli sia debitrice, in termini di pensiero, di produzione letteraria, di esempio morale, di evoluzione della lingua – ha proseguito Mattarella – Manzoni, uno degli spiriti più nobili del nostro Ottocento, protagonista del Romanticismo e del Risorgimento italiano. Definito, a ragione, il padre del romanzo italiano e maestro indiscusso di tante generazioni di letterati e di patrioti”.