Sopralluogo del Nucleo Investigativo Antincendi dei vigili del fuoco nell’officina in via Fra Galgario 8, da cui venerdì sera è scaturito l’incendio in cui sono morte tre persone che vivevano al terzo piano della stessa palazzina. La squadra, su richiesta della Procura, sta cercando di ricostruire le geometrie dell’officina, i materiali che vi erano dentro e la natura dell’auto che il titolare stava riparando, sopraelevata su un ponteggio.
“Lo stato dell’arte – ha spiegato Andrea Foggetti, funzionario responsabile Nia Lombardia – è la presa visione dei locali, un’attenta repertazione fotografica, anche con l’uso della fotocamera sferica. Stiamo effettuando dei rilievi sia con la macchine fotografiche particolari che con la spheron cam che fa una visione a 360 gradi del locale. Con un software dedicato cercheremo di capire effettivamente da dove è partito il probabile punto di innesco e la modalità di sviluppo e quindi la dinamica. È una messa a fattor comune dell’innesco e della propagazione. Il fulcro è sul veicolo oggetto dei lavori. Da lì, potremo capire i probabili inneschi e le modalità di sviluppo dei fumi”. Fumi che sono saliti per il vano scala dell’edificio di 5 piani causando la morte della famiglia che viveva al terzo piano.”La tromba delle scale ha fatto effetto camino – ha sottolineato Foggetti – e i fumi hanno raggiunto le vittime”. Dalle indagini è emersa la presenza di estintori all’interno dell’officina. “Sono rimasti anch’essi danneggiati dal calore e stiamo valutando il loro eventuale utilizzo” ha spiegato Foggetti. Altro focus, è l’autovettura presente sul ponteggio: “Abbiamo trovato una vettura sopraelevata su un ponte, presumibilmente per lavori di manutenzione. Stiamo attenzionando i punti di probabile innesco e propagazione delle fiamme”.
Il proprietario non è stato ancora sentito dal Nia. Quel che sta emergendo è che l’officina aveva delle dimensioni piccole, ridotte a due locali. Sulla presenza di un sistema di antincendio, “queste officine molto piccole – ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario Vigili del fuoco Milano – e il sistema non è previsto se non per quanto riguarda la presenza di estintori, che comunque erano presenti. Sembrerebbe che siano anche stati utilizzati. L’evoluzione di un incendio anche solo di un’autovettura in questa piccola officina può sinceramente causare dei danni molto rilevanti come purtroppo è accaduto”. Sulla presenza di eventuali copertoni eccessivamente vicini alla macchina, “stiamo parlando di una piccola officina- ha sottolineato ancora Cardinali .- Sicuramente 4 pneumatici in più non hanno contribuito in maniera così grave. Non riteniamo che ci fossero delle sostanze particolarmente pericolose come pneumatici o liquidi infiammabili. Era una piccola autofficina, purtroppo però sotto a un condominio”. Tramite i rilievi si sta cercando di ricostruire il punto di innesco. Sulla possibilità che l’incendio sia scaturito dalla fuoriuscita del combustibile dell’auto, “non siamo in grado di dirlo adesso – ha risposto Cardinali – Stiamo lavorando in queste ore con i colleghi del Nia e stiamo facendo delle valutazioni sentendo anche la persona che lavorava all’interno. La macchina era probabilmente a benzina, quasi certamente. Dobbiamo capire cosa si stava effettuando in termini di normale lavoro di riparazione”. Questa prima fase di rilievi – è stato riferito durante il punto stampa – durerà tre giorni.