Concerti e nuovo logo aspettando la ‘Grande Brera’, presentate le iniziative verso l’inaugurazione del 7 dicembre

(Foto Pinacoteca di Brera)

Un concerto nel Cortile d’Onore di Brera la sera del 18 luglio con il compositore premio Oscar Nicola Piovani e a seguire, la sera del 25 luglio, con la pianista Beatrice Rana. In entrambe le occasioni l’apertura straordinaria al pubblico della Pinacoteca. E’ stato presentato oggi nella Sala Lettura della Biblioteca Nazionale Braidense “Aspettando la Grande Brera“, il palinsesto di eventi per avvicinarsi al 7 dicembre prossimo, giorno della festa di Sant’Ambrogio, simbolicamente scelta per l’inaugurazione di Palazzo Citterio, il progetto di ampliamento degli spazi espositivi della Grande Brera pensato nel 1972 dall’allora direttore Franco Russoli. Alla conferenza stampa hanno partecipato Angelo Crespi, direttore generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense e Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura. Palazzo Citterio sarà la sede delle collezioni di arte moderna Jesi e Vitali, oltre che luogo di grandi mostre con la valorizzazione dello spazio del suo giardino.

“Sono eventi che servono per scandire il tempo che ci porterà all’inaugurazione del 7 dicembre. Poi faremo altri due eventi nel periodo autunnale – ha spiegato il sottosegretario Mazzi – La Grande Brera è un grande impegno. Porteremo a compimento questo grande progetto il 7 dicembre, in data fondamentale per la cultura mondiale. Il giorno della prima del Teatro alla Scala”. Il sottosegretario dopo aver ricordato che dalla nascita del progetto della Grande Brera “sono passati 52 anni e 39 governi” ha concluso evidenziando l’aumento dei visitatori nei musei: “Nel 2023 sono aumentati del 22%, 10 milioni e 700mila persone in più. Crediamo che la cultura sia anche un fatto economico. Per troppo tempo è stato considerato secondario questo aspetto, c’era quasi vergogna nel dirlo”.

Il nuovo direttore Angelo Crespi ha raccontato l’impegno per realizzare la Grande Brera: “Quando sono arrivato, avevo una visione chiarissima del mio mandato. Abbiamo un edificio si fa esposizione, conservazione, formazione e innovazione. La riapertura di Palazzo Citterio non sarà solo un ampliamento fisico necessario. È un concetto simbolico, un edificio dove resistono alcune importantissime istituzioni. La Pinacoteca, la Biblioteca Braidense, l’archivio, l’orto botanico, l’osservatorio astronomico. Non c’è solo l’esposizione d’arte di grandi capolavori di tutti i tempi. Non c’è solo la Biblioteca Braidense con i suoi 2 milioni di volumi. La Grande Brera potrebbe comprendere anche la Mediateca di Santa Teresa a Moscova”. Crespi ha evidenziato i numeri dei visitatori di questo polo culturale allargato: “Contando i passaggi dei visitatori, grazie alle telecamere, ci siamo accorti che il totale mensile della Grande Brera raggiunge il milione di passaggi. In un anno ipotizziamo che saranno circa 10 milioni”.

Grazie al progetto della Grande Brera sarà presentato a settembre il nuovo marchio dell’intero brand della Pinacoteca. “Abbiamo affidato il restyling del marchio a un importante studio, lo stesso degli Uffizi.- ha spiegato Crespi – Ridisegnerà il marchio. L’idea è che ogni istituzione afferente alla Grande Brera possa comunicare insieme al suo marchio anche quello della Grande Brera”. Nel frattempo, Palazzo Citterio è stato aperto in via straordinaria grazie a un progetto di Swarovski che ha riscontrato un numero importante di visitatori. I lavori del cantiere proseguono e il progetto di rifacimento del palazzo è stato affidato all’architetto Mario Cucinella mentre l’intero polo avrà una nuova segnalazione del percorso grazie al lavoro di Luciano Galimberti, presidente dell’Adi. “L’idea è dare la sensazione di essere in un museo fin dall’ingresso del cortile – ha concluso Crespi – Faremo anche dei podcast per raccontare la storia dei busti e statue. Quando da settembre si entrerà nel palazzo già si percepirà cosa significa essere nella Grande Brera attraverso il racconto degli uomini illustri. Daremo un servizio di conoscenza e bellezza anche solo a chi attraversa il cortile”.