Scali, un bando internazionale per il masterplan di Farini e San Cristoforo

Immagine tratta sal sito www.scalimilano.vision

La rigenerazione urbana degli scali ferroviari Farini e San Cristoforo deve passare per soluzioni ‘flessibili’, aperte cioé alle evoluzioni, rapide, che la città avrà nei prossimi anni: si basa su questo presupposto il concorso per la selezione internazionale del masterplan di trasformazione delle due aree, promosso da Fs Sistemi Urbani (del Gruppo Fs), da Coima SGR. Questa mattina alla Triennale la presentazione del bando. Ai team multidisciplinari che parteciperanno viene chiesto di offrire soluzioni “orientative” e non “rigide” per riconvertire gli scali, fermo restando alcuni punti fondamentali, a partire dal dialogo con il contesto urbano già esistente nel quale si inseriscono.

“Il masterplan – ha ricordato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – da un lato disegnerà il futuro del più grande degli scali ferroviari, che ospiterà un parco pubblico di oltre 300mila mq, la sede dell’Accademia di Brera, appartamenti in affitto per under 35 e dovrà dialogare con il futuro progetto della cittadella degli uffici del Comune di Milano, dall’altro definirà l’assetto dell’oasi naturalistica che avremo sull’intera superficie dello scalo di San Cristoforo. Grazie al nuovo regolamento edilizio potremo discutere del progetto vincitore con la città con l’obiettivo di avviare i lavori entro il 2021″.

Per il completamento, l’orizzonte temporale è invece almeno di una decina d’anni e per questo con il Concorso, si cercano soluzioni ‘aperte’ ai cambiamenti che nel frattempo interesseranno la città. Alla presentazione, questa mattina alla Triennale erano presenti anche il presidente di Fs sistemi Urbani Carlo De Vito; Manfredi Catella, founder e Ceo di Coima; la presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, Livia Pomodoro e Lepoldo Freyrire, responsabile unico del concorso. “Questo concorso non serve a selezionare un progetto nel senso tradizionale – ha spiegato Freyrie – a fronte della necessità di tenere soluzioni aperte rispetto all’evoluzione urbana ci sono però alcune ‘bandierine’, dei punti fermi”. E cioè, oltre all’integrazione con la città circostante, il rispetto della questione ambientale, e la funzione pubblica delle aree. Dopo una prima fase – che si conclude il 23 novembre – in cui verranno selezionati i cinque migliori gruppi di progettazione, ad aprile sarà reso noto il masterplan vincitore, scelto da una giuria “di altissimo livello” i cui nomi saranno resi noti solo dopo la prima parte del concorso.

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