Municipio 2, un “presidio sociale” anti degrado: onlus ‘sentinella’ in zone critiche

Il Municipio 2 avvia una sperimentazione di “presidio sociale” sul territorio per contrastare il degrado di alcune zone critiche, in particolare il parcheggio e l’area verde di viale Monza 325, a Villa San Giovanni, e il Parco Martesana. Per farlo, la scelta e’ stata quella di chiedere l’impegno del privato sociale. Il municipio, amministrato dal centrodestra, ha pubblicato infatti un bando vinto dall’associazione La Nave del Sole Onlus che si occuperà ora del monitoraggio dell’area. La decisione, spiegano Samuele Piscina (Presidente di Municipio 2) e Luca Lepore (Assessore alla cura del territorio), dopo che “per 2 anni abbiamo chiesto interventi al Comune di Milano senza mai ottenere alcun tipo di riscontro reale. Ecco perché, pur non avendo competenze dirette, abbiamo fortemente cercato una formula al fine di provare a supplire alle grandi assenze comunali e di dare delle risposte alle richieste dei cittadini”.
In sostanza, l’associazione si occuperà di monitorare le zone interessate dal progetto e sensibilizzare chi le frequenta all’uso corretto degli spazi (i problemi riscontrati finora vanno dall’accensione di fiamme libere nel parco Martesana, all’abuso di alcolici e al disturbo della quiete; alla vendita abusiva di alimentari e all’abbandono di rifiuti a , a Villa San Giovanni). Inolre, l’associazione presidierà le aree per “creare una interazione ed integrazione tra soggetti pubblici e privati operanti in loco”, individuare suggerimenti per la manutenzione e l’arredo urbano e segnalare eventuali criticità alla Polizia Locale e ad Amsa per interventi mirati e tempestivi. “Non promettiamo nulla ai cittadini perché trattandosi di una sperimentazione, può portare benefici o non ottenere grandi risultati – spiegano Piscina e Lepore -. In tal senso sarà fondamentale un rapporto collaborativo con la Polizia Locale. Per anni abbiamo chiesto pattuglie fisse proprio in queste aree. In assenza di risposte, paghiamo noi come Municipio un’associazione per presidiare l’area, ma per la riuscita del progetto il Comune deve dimostrarsi disponibile agli interventi e non abbandonare ancora una volta il Municipio e i cittadini”.

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