In città sempre più locali e ristoranti: sono oltre 8.700, boom della ristorazione etnica

In tre anni il settore dei pubblici esercizi cresce a Milano dell’8%, passando da 8.156 a 8.785 locali. Ed altrettanto forte è l’incremento della ristorazione etnica a Milano: + 40% in 5 anni, oltre 3.000 imprese, il 40% dell’intero settore, con quasi 13mila occupati (il 30% del totale), secondo i dati (fonte Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi) forniti oggi all’assemblea odierna di Epam, l’Associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Milano alla quale sono intervenuti il Vicesindaco di Milano e assessore comunale alla Sicurezza Anna Scavuzzo (con il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci) e il Questore di Milano Marcello Cardona (con la dottoressa Marialuisa Pellegrino Dirigente della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Milano).

Il presidente di Epam Lino Stoppani ha sottolineato il ruolo forte dei “Pubblici Esercizi per l’identità, l’attrattività e la sicurezza di Milano”. “Puntare su Milano – ha affermato Stoppani – non è più una scommessa, ma un investimento”: “lo dimostrano Starbucks, Apple, Nike, Nba che hanno aperto o stanno aprendo i loro più importanti flagship stori in città, gli australiani di Lendlease che hanno vinto la gara sull’Expo, il Fondo americano York che ha ipotecato l’incompiuta Porta Vittoria, i Fondi sovrani arabi entrati nel capitale delle aree Porta Nuova – Garibaldi – Repubblica e nell’ex area Falck, il Fondo cinese Fonsum in Cordusio”. Dinamismo di Milano attestato anche dai progetti nell’edilizia: 43 avviati con 21 miliardi di investimento per i prossimi 15 anni e “quartieri nuovi come Symbiosis al Vigentino, cantieri aperti sul futuro degli scali ferroviari”.
Il settore dei pubblici esercizi, rileva Stoppani, conferma di avere fra i suoi valori “quello di aggregatore e inclusore sociale per i nuovi abitanti del Paese, funzione storica che, rovesciata, ha permesso ai tanti emigranti italiani di diffondere nel mondo la nostra cucina”. “Il contributo al rafforzamento della storica identità milanese, fondata sui valori morali e sociali dell’accoglienza e delle generosità – afferma il presidente di Epam – trova nei nostri esercizi una tra le più diffuse declinazioni”.

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