False riviste delle forze dell’ordine, scoperto una sistema di truffe da un milione di euro l’anno

Calendari, riviste, cd oppure adesivi e altri gadget ‘falsi’, venduti attraverso call center come prodotti ufficiali delle forze dell’ordine: dopo alcune denunce raccolte dai Carabinieri di Pavia da parte di ‘potenziali clienti’ contattati telefonicamente per proposte di abbonamento, a maggio sono partite le indagini che hanno portato alla scoperta di un sistema di ‘truffe editoriali’. L’attività, si stima, fruttava oltre un milione di euro l’anno, con 15 mila spedizioni in tutta Italia. Le telefonate partivano da due appartamenti adibiti a call center, uno a Milano e uno a Pero, riconducibili a una società che già in passato era stata per lo stesso motivo oggetto di indagini e che nel tempo ha più volte cambiato nome per non essere identificabile. Venivano selezionate aziende o associazioni, ma anche privati cittadini a cui proporre abbonamenti o pacchetti di prodotti con prezzi che potevano variare tra i 90 e 120 euro.

Gli operatori si presentavano come appartenenti a polizia, carabinieri, oppure Vigili del Fuoco e Protezione Civile, facendo leva sulla fiducia nelle istituzioni da parte delle vittime. Anche per questo, tra i clienti più gettonati c’erano le case di riposo. I pagamenti avvenivano in contrassegno con consegna tramite normali corrieri ed erano previsti pesanti oneri a carico del cliente in caso di successiva disdetta dell’abbonamento. Dodici le persone coinvolte, impiegate nei call center. Tra loro anche i due uomini identificati come ‘i capi’ dell’organizzazione, entrambi italiani, di 45 e 60 anni che a turno nel corso degli anni hanno ricoperto la carica di amministratore unico della società. Le accuse sono di associazione finalizzata alla truffa e sostituzione di persona. Le indagini proseguono e coinvolgono anche altre società che fornivano ai call center le ‘false’ pubblicazioni – almeno 12 diverse testate – da vendere come prodotti ufficiali delle forze dell’ordine.

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