Torna il Souq Film Festival: il cinema per raccontare i “mondi ai margini”

La presentazione della rassegna al Piccolo Teatro di Milano di via Rovello alla presenza di Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano, don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità e Delia De Fazio, direttrice artistica del SOUQ Film Festival.

Sono trenta, provenienti da 15 Paesi, i cortometraggi che si contenderanno i premi nelle diverse categorie (fiction, documentario e animazione) del SOUQ Film Festival 2018, la rassegna cinematografica nata per raccontare le città del mondo e i loro abitanti, la sofferenza urbana che li accomuna e i modi per superarla, promuovendo diritti e cittadinanza. Il Souq festival, promosso dal Centro Studi Sofferenza Urbana (SOUQ) e Fondazione Casa della carità, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, in programma dal 16 al 18 novembre prossimi nel Chiostro “Nina Vinchi” del Piccolo, giunge quest’anno alla settima edizione e propone ancora una volta uno sguardo internazionale su tematiche e storie “ai margini”.

Le pellicole in concorso, cortometraggi, arrivano da Cipro, Cina, Australia, Usa, Italia e altri paesi per un viaggio nelle metropoli contemporanee. Saranno invece tre i lungometraggi fuori concorso per tre serate dedicate a temi diversi: il genocidio degli Yazidi e la storia di Nadia Murad, premio Nobel per la Pace 2018 raccontata dalla pellicola “On her shoulders”, in programma il 16 novembre alle 21; gli stereotipi legati all’immigrazione in Austria (“The Migrumpies”, sabato 17 novembre ore 21.30); la forza dell’arte negli ospedali psichiatrici del Brasile (“Color Burst”, 18 novembre ore 21.30).

Se l’immigrazione sarà, come sempre, un tema centrale con la visione del film austriaco “Migrumpies”, all’attenzione del pubblico sarà portato con il film brasiliano “Color Burst” un altro tema caro alla Casa della Carità, quello della salute mentale nel quarantesimo anniversario dell’approvazione della Legge 180, la cosiddetta Legge Basaglia. L’arte, e il cinema in particolare, come mezzo di cura sono utilizzati anche dal progetto “Proviamociassieme”, un intervento di sostegno all’abitare autonomo di cittadini con disagio psichico, realizzato nel quartiere Molise Calvairate dalla Casa della carità, in convenzione con il Dipartimento Salute Mentale e Neuroscienze dell’ASST Fatebenefratelli – Sacco di Milano. I cittadini/utenti del progetto hanno pensato, sceneggiato e recitato “Io e L’I.A.”, che sarà presentato sempre nella serata di domenica. Oltre ai tradizionali premi della giuria tecnica e del pubblico, torna inoltre il riconoscimento della “Giuria Giovani”, rappresentata dagli studenti del corso di Comunicazione Interculturale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, tenuto dalla professoressa Anna Sfardini. Ma in questa edizione 2018 ci sarà anche un premio speciale che sarà assegnato da una giuria ancora più speciale, composta da persone senza dimora che frequentano le docce della Casa della carità e che visioneranno in anteprima i cortometraggi in concorso.

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