Lombardia è Ricerca: la Regione premia i pionieri della terapia genica per i ‘bambini farfalla’

“Quella di oggi è una giornata importante per Regione Lombardia perché ricordiamo il professor Umberto Veronesi, un visionario che ha fatto della promozione della ricerca medica scientifica l’obiettivo principale della sua carriera, dando lustro alla nostra regione, al nostro Paese, e al mondo intero. Un grande uomo di cui noi Lombardi siamo orgogliosi che ha ispirato il Premio con il quale Regione Lombardia sostiene la ricerca e l’innovazione per aiutare altri visionari come lui”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana alla cerimonia di consegna del Premio ‘Lombardia è ricerca’ che assegna 1 milione di euro alla migliore scoperta scientifica nell’ambito delle Scienze della Vita, quest’anno dedicato alla medicina di precisione. Il Premio ‘Lombardia è Ricerca’ è stato consegnato ai professori Michele De Luca, Graziella Pellegrini e il chirurgo tedesco Tobias Hirsch. Il team italo-tedesco ha convinto la giuria, presieduta dal Professore Giuseppe Remuzzi, per la terapia genica ex-vivo per la cura dell’Epidermolisi Bollosa o ‘Sindrome dei Bambini Farfalla’, di cui sono pionieri nel mondo. All’evento hanno partecipato anche il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli e il sottosegretario alla Presidenza con delega ai rapporti con le delegazioni internazionali. “La Lombardia è terra di ricerca – ha proseguito il presidente – ricca di giovani studenti eccellenti e geniali. Con il premio di 1 milione di euro Regione vuole dare un’opportunità in più a questi studiosi, affinché la Lombardia sia sempre all’avanguardia in questo campo, perché attraverso la ricerca si guarda veramente al futuro”.

“Con questo riconoscimento – ha detto il vicepresidente della Regione Sala – premiamo una scoperta di rilevanza mondiale che apre prospettive inimmaginabili fino a pochi anni fa, con la possibilità di curare numerose altre malattie della cute e di trovare applicazione anche per malattie più comuni”. “La Giuria – ha aggiunto – ha stabilito che il 70% del Premio sia dedicato a sviluppare attività sul territorio in collaborazione con il sistema della ricerca lombardo.

I VINCITORI: PIONIERI DELLA TERAPIA PER I ‘BAMBINI FARFALLA’ – E’ stata una giuria di 15 scienziati di calibro internazionale a decretare all’unanimità vincitori del Premio Premio ‘Lombardia è ricerca’ – che assegna 1 milione di euro alla migliore scoperta scientifica nell’ambito delle Scienze della Vita, quest’anno dedicato alla medicina di precisione – i Professori Michele De Luca, Graziella Pellegrini e il chirurgo tedesco Tobias Hirsch. Il team italo-tedesco ha convinto la giuria, presieduta dal Professore Giuseppe Remuzzi, per la terapia genica ex-vivo per la cura dell’Epidermolisi Bollosa o ‘Sindrome dei Bambini Farfalla’, di cui sono pionieri nel mondo. Una scoperta molto importante resa celebre dall’applicazione clinica che ha coinvolto un bambino di 9 anni, Hassan, rifugiato siriano accolto in Germania insieme alla sua famiglia, che aveva perso quasi tutta la sua pelle all’età di 7 anni e che grazie all’intervento del giovane chirurgo Tobias Hirsch insieme all’equipe guidata proprio da De Luca, ha ripreso a condurre una vita normale. L’Epidermolisi Bollosa è infatti una rara e invalidante malattia genetica che provoca bolle e lesioni sulla pelle e nelle mucose interne. Ed è accumunata alla fragilità delle ali di una farfalla proprio per come l’epidermide si stacca dal derma. “È stata un’esperienza emozionante raccontare le nostre ricerche e ricevere un premio così importante in una cornice suggestiva come il teatro alla scala di Milano” hanno dichiarato Graziella Pellegrini e Michele De Luca. “Siamo grati alla Regione Lombardia per aver premiato il nostro lavoro con un finanziamento importante per poter continuare a sviluppare, in collaborazione con il territorio lombardo, i nostri progetti a beneficio di pazienti rari e privi di alternative terapeutiche come i ‘bambini farfalla’”.

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