Un evento per connettersi, “ritrovarsi” e rendere l’ambiente urbano più accogliente e solidale. Sono gli obiettivi che si pone il prossimo “Eye Contact Experiment”, organizzato a Milano dal movimento Ritrova-MI in collaborazione con l’associazione Retake. Appuntamento sabato prossimo, dalle ore 14 alle 17, in Via Giambellino 125, al Giardino Condiviso Retake Milano. Le regole sono semplici: armarsi di voglia di condividere un’esperienza positiva, connettendosi con persone (per lo più) sconosciute per ritrovare “un senso di umanità e fratellanza”. Il tutto guardandosi negli occhi, ascoltandosi o facendo musica insieme. I partecipanti sono invitati a portare i propri strumenti e a vestirsi/truccarsi o contribuire come meglio credono. “L’obiettivo è quello di mettersi in gioco dal punto di vista individuale, oltre a quello di migliorare l’ambiente in cui viviamo”, a dirlo è uno degli organizzatori di Ritrova-Mi, Dominic De Ghia. In passato il gruppo ha già organizzato altri eventi di “Eye Contact” in città, ma questa sarà la prima volta in cui si uniranno all’associazione Retake. Quest’ultima, è una no profit di cittadini volontari che si pone come obiettivo il miglioramento della qualità della vita attraverso interventi di riqualificazione e valorizzazione della città e dell’area metropolitana di Milano. Insieme, i due gruppi hanno deciso di portare questo esperimento nel quartiere Giambellino. “Io vivo qui, è una zona depressa e di confine, con diversi problemi. Quando ho incontrato Retake e il giardino condiviso è nata spontanea questa connessione. Vogliamo alzare il tenore della zona portando qui questa iniziativa”, continua De Ghia. “Sarà un evento in linea con i principi di Retake e quelli di EyeContact, e cioè la voglia di migliorare l’ambiente e insieme la qualità della propria vita”. Gli organizzatori si aspettano, meteo permettendo, minimo 20/30 persone che, solitamente, “sono molto eterogenee per provenienza, età, condizione sociale”. L’evento verrà immortalato in un video e condiviso sui social e potrebbe essere il primo di molti. “Li riproporremo in primavera, perché sono iniziative che si svolgono all’esterno, nei parchi o nell’ambiente urbano”, spiega De Ghia.
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