Un Garante per le vittime di reato: sì unanime in Consiglio regionale, fornirà assistenza e supporto

Nasce il Lombardia la figura del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato. Stamane al Pirellone il via libera all’unanimità – come già in Commissione – al progetto di legge presentato da Viviana Beccalossi (Gruppo Misto). “Il tema della sicurezza è da tempo al centro di continuo dibattito che, partendo dai sempre più frequenti casi di cronaca, coinvolge ampi strati della società e inevitabilmente diventa argomento di riflessione e confronto anche a livello politico e istituzionale – ha detto Beccalossi nella sua relazione -. Sono soprattutto i delitti contro la persona e il patrimonio a colpire, al di là dei dati statistici, per la particolare efferatezza degli episodi, che sempre più spesso avvengono all’interno di abitazioni private e in ore serali e notturne”. Il Garante potrà offrire assistenza gratuita ai cittadini per fornire informazioni sui tempi e i modi per presentare denuncia e querela, per ricevere assistenza psicologica, sociosanitaria e legale. Tra i suoi compiti, inoltre, la promozione di specifiche iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori dei servizi sociali e della polizia locale e di campagne e informative sul territorio. Il progetto di legge durante la discussione in Aula è stato ampliato con l’approvazione di un emendamento presentato dal M5S per estendere gli interventi del Garante anche ai casi di maltrattamenti in famiglia e di odg del Pd per avviare sinergie con le Reti che operano sul territorio per il contrasto alla violenza di genere.

La legge approvata stamane al Pirellone prevede che il ‘Garante per la tutela delle vittime di reato’ venga eletto dal Consiglio regionale con le stesse modalità già previste per il Difensore regionale e che resti in carica 5 anni. E’ indicata un’indennità di carica pari al 20% di quella spettante ai Consiglieri regionali e per le proprie attività il Garante potrà avvalersi delle strutture già esistenti all’interno del sistema regionale. Per svolgere la propria attività, avrà inoltre a disposizione un budget annuo di 75mila euro. “La Lombardia sarà la prima regione italiana ad avere questa figura -ha sottolineato Beccalossi -. Questo progetto di legge parte da un presupposto semplice: paradossalmente e sempre più spesso, i colpevoli di reato godono di diritti e benefici a loro tutela, mentre le vittime vengono lasciate sole ad affrontare la loro battaglia per chiedere giustizia”.

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