Noir in festival: allo Iulm incontri con Dario Argento, Katharina Kubrick e Jo Nesbø

Si svolgerà tra Milano e Como, con l’università Iulm come ‘location’ di incontri, da lunedì prossimo al 9 dicembre, la XXVIII edizione del Noir in Festival, la manifestazione diretta da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova, neo rettore dello Iulm. La kermesse si muove tra cinema e letteratura, memoria e attualità, fumetto e new media nel segno di del genere “noir”. Tra i molti incontri in programma, allo Iulm ci saranno quelli con Dario Argento e Gianfranco Manfredi (martedì 4 dicembre, ore 10.30 – Sala dei 146 IULM 6) per i 50 anni del film-capostipite del ‘genere zombie’, La notte dei morti viventi di George A. Romero; in ateneo (martedì 4 dicembre, ore 12 – Sala dei 146 IULM 6) anche l’incontro con Katharina Kubrick, figlia del celebre regista Stanley Kubrick, nell’anniversario di “2001: Odissea nello spazio”. Tra le iniziative, poi, la giornata intitolata The British Touch (mercoledì 5 dicembre, ore 10.30 – Sala dei 146 IULM 6) con le scrittrici Jill Dawson (Il talento del crimine), Sujata Massey (Le vedove di Malabar Hill), Sarah Pinborough (L’amica del cuore); arriva all’università anche il celebre scrittore norvegese Jo Nesbø (mercoledì 10 dicembre, ore 11 – Sala dei 146 IULM 6). Insieme al Professor Luca Panieri, parlerà della fortunata serie thriller di Harry Hole ma anche dei suoi lavori come sceneggiatore, saggista e scrittore di storie per bambini. Infine la masterclass di Ning Ying, presidente della giuria per il cinema, la più celebre regista donna cinese, tra i fondatori della cosiddetta “Sesta Generazione” e protagonista al Noir in collaborazione con l’Istituto Confucio di Milano.

“Fare un festival – dicono Giorgio Gosetti e Marina Fabbri – è come esercitarsi ad eseguire uno spartito musicale: altri, gli artisti, lo hanno scritto; a noi spetta assemblarlo, coglierne le sonorità e le emozioni, segnare i contrappunti e i movimenti, fino ad aderire in pieno alle attese di chi ascolta e vede. Nel caso del Noir in Festival da qualche anno l’impegno è duplice: diverse sono le attese tra Milano e Como, diverse le vocazioni del nostro lavoro, costante deve invece restare l’armonia, il senso, la struttura. In questo caso, riguardando il programma, i nomi dei protagonisti, i titoli delle opere e la scansione degli appuntamenti, ci pare di essere stati buoni musicisti. Abbiamo con noi la fortuna di un’annata ricca di talenti e di suggestioni; abbiamo il sostegno di chi crede nella formula, unica e irripetibile del Noir; abbiamo il privilegio di una tradizione che ormai si è fatta marchio di qualità. Adesso viene il momento di far giudicare il nostro lavoro, adesso è ora di alzare il sipario. Ma per chi ci vorrà seguire il brivido e divertimento sono assicurati”.

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