“Se ne nessuno ancora lo ha fatto, io lo faccio oggi con molta semplicità e umiltà: vi chiedo scusa per tutto quello che non è stato fatto, per i depistaggi, per la burocrazia che avete dovuto sopportare, scusa per il piegarsi di tutti gli apparati dello Stato a celare la verità”: lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo alla commemorazione per la strage di piazza Fontana. “Vi chiedo scusa in maniera umile, con la carica che oggi ricopro” e “sono qui con voi come quando non mi conosceva nessuno”, ha proseguito il presidente della Camera. “Non dobbiamo avere paura della verità, per questo come presidente della Camera mi sto impegnando a rimuovere il ‘segreto’ sulle stragi e sulle logge massoniche e sulla P2”. “Qualche cosa è stato fatto – ha detto – ma mancano ancora dei pezzi”. Durante l’intervento del presidente della Camera alcuni esponenti della federazione milanese di Rifondazione comunista, come avevamo annunciato i giorni scorsi, si sono o voltati di spalle e sono apparsi alcuni cartelli con scritte come “No alle foglie di Fico”.
Prima del presidente della Camera Fico tra gli altri è intervenuto anche il presidente dell’associazione delle vittime di piazza Fontana, Carlo Arnoldi, che ha rimarcato l’assenza negli anni passati di rappresentati dello Stato alla commemorazione. “Avremmo voluto che qualcuno ci chiedesse scusa – ha poi detto Arnoldi prima dell’intervento del presidente della Camera – mi auguro che la presenza di Fico dia una svolta, noi continueremo nella nostra attività”.
Il sindaco Giuseppe Sala nel suo intervento ha invece richiamato la difesa dei valori antifascisti. “Senza voler fare allarmismi” ma “una deriva che preoccupa c’è”, ha detto . La sfida di Milano è di essere qualcosa di diverso e abbiamo una serie di chiavi di lettura che ci dicono che possiamo essere qualcosa di diverso”. Sala ha ricordato l’accoglienza riservata alla Prima della Scala dai milanesi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e anche le parole dell’arcivescovo Mario Delpini sulla Costituzione, pronunciate nel discorso alla città di Sant’Ambrogio. “Milano ha bisogno delle istituzioni, non ha la presunzione di fare da sola: non chiede sciocche autonomie e si candida ad essere un modello diverso”, ha detto il sindaco. E alla fine del suo intervento ha assicurato: “Vi prometto che continuerò a fare politica al servizio della città e, da italiano, nel rispetto della nostra Costituzione e di un reale antifascismo che ora più che mai deve caratterizzare la nostra città”.
Il sindaco ha inoltre annunciato che il prossimo anno, per il 50esimo anniversario della strage di piazza Fontana il Comune intende dare il suo supporto per organizzare iniziative particolari come incontri nelle scuole e un momento commemorativo a Palazzo Marino. “Il prossimo anno ci ritroveremo qui, ma ci dovrà essere anche una ‘memoria particolare’ – ha affermato – andremo nelle scuole e vi voglio a Palazzo Marino per ricordare quello che è stato e per impegnarci per il futuro. Iniziamo a lavorarci”. Sala ha poi parlato di una ferita “che non si può rimarginare”. “Vorrei togliervi parte del vostro dolore”, ha detto ai familiari, invitandoli inoltre a spiegare ciò che è stato “a chi non l’ha mai vissuto”
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