Nascondevano 380 chili di hashish nella soffitta di una casa di ringhiera in via Carlo Imbonati, a Milano: a trovarli gli agenti della Polizia Locale con un’operazione che giovedì 13 dicembre ha portato all’arresto di due donne di origini marocchine, A. A., di 37 anni, con regolare permesso di soggiorno, e S. M., 23 anni, irregolare. Dopo aver ricevuto una segnalazione da parte dei residenti di un frequente giro di spaccio nella via, gli agenti in abiti civili hanno avvicinato in strada la più vecchia delle due donne che, vedendoli, ha tentato di fuggire gettando per terra un panetto di hashish di circa 80 grammi.
Individuata la casa in cui si era rifugiata la donna, sempre in via Imbonati, a una prima perquisizione gli agenti hanno trovato altri 50 panetti per un totale di un chilo e trecento grammi di sostanza stupefacente. In casa c’era l’altra donna, la 23enne, incinta di 8 mesi e insieme a una bambina di 3 anni.
Mentre proseguivano con la perquisizione, gli agenti hanno sentito dei rumori provenire dal solaio, dove hanno trovato due bambini, di 11 e 12 anni, e con loro il resto dell’hashish, 380 chili in panetti da 100 grammi divisi in varie scatole. Ogni singolo panetto era avvolto in 13 strati di plastica e bagnato nel cherosene per mascherarne l’odore. Il valore sul mercato della droga è di 1,5 milioni di euro. Le due donne sono state arrestate con l’accusa di detenzione e spaccio e portate al carcere di San Vittore, mentre i due bambini di 11 e 12 anni sono stati affidati ad una comunità protetta. A S.M., come previsto dalle legge nei casi di bambini molto piccoli, è stato permesso di poter trascorrere il periodo di detenzione insieme alla figlia di 3 anni.
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