Piazza d’Armi, riconosciuta area “forestazione urbana”. Maran: “Lavoriamo su volumetrie con Invimit e Regione Lombardia”

Approda in consiglio comunale, nella discussione del Pgt, il futuro della Piazza d’Armi, l’area vicina a San Siro oggi abbandonata e diventata una maxi area verde di 35 ettari. In aula è stato bocciato un emendamento del Movimento 5 Stelle, mentre è stata riconosciuta, sempre su richiesta del M5S, la definizione “forestazione urbana” dell’area.
“Ai tempi del centro destra – afferma l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – l’indice edificatorio dell’area era 1. È sceso a 0.7 con Pisapia, noi abbiamo proposto di realizzarci una Grande Funzione Urbana +0.35 e un grande parco. L’emendamento dell’opposizione si propone di togliere questa norma e di prevedere solo forestazione. La cosa però non è realizzabile ad oggi perché significherebbe solo tornare agli indici edificatori precedenti. Si è votato quindi di lasciare questa normativa e di meglio specificare che nell’area oggi non edificata – prosegue in un post su Facebook – dovrà sorgere un grande parco nell’ambito dei progetti di riforestazione. I volumi che ad oggi insisteranno sull’area dove sorgono i magazzini potrebbero essere allocati diversamente se troveremo un accordo tra Invimit , la società dello Stato che possiede la Piazza d’Armi, e Regione Lombardia che deve dismettere l’ospedale San Carlo costruendone uno nuovo. Così eviteremmo anche il rischio di un nuovo edificio abbandonato. Su questo lavoreremo nei prossimi 6 mesi”.

“Siamo soddisfatti dell‘ approvazione del nostro emendamento a tutela di Piazza d’Armi con cui si definisce il concetto di ‘forestazione urbana’ per l’area che è a pieno titolo un bene pubblico e tesoro della storia dei milanesi. Purtroppo non è passata la seconda parte dell’emendamento che chiedeva la rimozione di Piazza d’Armi dalla “Grande funzione urbana”. Nonostante questo, possiamo dire che si tratta comunque di un importante passo avanti nella battaglia per la tutela dalla cementificazione di un polmone verde. Di sicuro abbiamo mantenuto fede ai nostri pilastri e al buonsenso”, commenta il capogruppo M5S in Comune, Simone Sollazzo.
La consigliera comunale di maggioranza, esponente di Milano Progressista Natascia Tosoni – dopo che la vicenda e la petizione del comitato che chiede di tutelare la biodiversità dell’area è arrivata anche al Parlamento europeo -, spiega così il voto contrario all’emendamento: “Lo abbiamo detto in più occasioni: su Piazza d’Armi, non si può trascurare l’entità della modifica introdotta che dimezza le volumetrie. Per questo – afferma – abbiamo votato contro l’emendamento del 5 stelle per togliere Piazza d’Armi dalle Grandi Funzioni Urbane. La nuova regola è il presupposto per fare passi in avanti auspicati anche da coloro che da anni, con una partecipazione ampia e trasversale dei cittadini, ha portato Piazza d’Armi ad essere considerata dal FAI “Luogo del cuore”.
Almeno il 50% delle aree a verde e la proposta avanzata oggi dall’assessorato, ovvero di chiamare Regione Lombardia a farsi carico di una parte di volumetria nelle aree dell’ospedale San Carlo in relazione alla riorganizzazione decisa sui poli ospedalieri e che vedranno l’accorpamento di San Carlo e San Paolo a San Cristoforo.
Su questo orizzonte, i cittadini e l’amministrazione ci troveranno sempre disponibili a lavorare per arrivare alla migliore proposta possibile.
Ma questa decisione chiama in causa anche la proprietà, Invimit, di cui il nuovo management di nomina fresca del governo giallo-verde (non proprio in linea con il mantra del cambiamento) ci auspichiamo dia qualche segnale di vita”.