Il premier Conte in città: Olimpiadi e autonomia al centro degli incontri con sindaco, presidente della Regione e imprenditori

L'incontro a Palazzo Marino tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il sindaco Giuseppe Sala. (Foto dalla pagina Facebook del sindaco)

“Milano è una città che ci rende orgogliosi di essere italiani” e “non deve rimanere un caso isolato, da Milano deve diffondersi e irradirasi su tutto il territorio nazionale, anche al Sud, la nostra ripresa economica”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine dell’incontro a Palazzo Marino con il sindaco Giuseppe Sala, prima vera visita ufficiale del presidente del Consiglio in città. Conte ha incontrato il sindaco dopo essere stato a Palazzo Mezzanotte, alla Borsa, dopo aver incontrato il presidente della Camera di Commercio, Carlo Sangalli, e prima degli incontri con il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi e a seguire con il governatore Attilio Fontana.

“Ero stato di passaggio a Milano in passato ma oggi è una giornata interamente dedicata alla città – ha ricordato lo stesso Conte – una città che ci rende orgogliosi di essere italiani perché si concentra qui il 10% del Pil nazionale, riesce ad esprimere grande forza di attrazione per gli investitori, gli operatori economici, per i turisti, è leader nel campo della moda e del design, nel settore farmaceutico, nel settore dell’ innovazione tecnologica”. Ma, ha aggiunto il premier “noi non vogliamo che Milano rimanga un caso isolato quindi sono qui per rendere omaggio alla città, alla cultura, all’ imprenditorialità milanese, ma anche per dire che questo Governo dopo la manovra economica è già concentrato sulla ‘fase 2’, dobbiamo rilanciare i cantieri e rilanciare l’intero tessuto economico produttivo del Paese”. “Quindi – ha è stata la conclusione di Conte – voglio partire da Milano perché è un esempio molto rappresentativo, ma non deve rimanere un caso isolato, da Milano deve diffondersi e irradiarsi su tutto il territorio nazionale, anche al Sud, la nostra ripresa economica”.

SALA: SPERO SIA INIZIO COLLABORAZIONE PROFICUA –  “Oggi a Palazzo Marino ho ricevuto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È stato un incontro molto cordiale. Ci siamo confrontati su tanti temi ed in particolare: sul contributo che la nostra città può dare al Paese e ciò che Milano si aspetta dal Governo, cosa l’amministrazione milanese pensa della spinta autonomista di alcune Regioni, le Olimpiadi ed altro ancora. La nostra città può fare tanto per il Paese e mi auguro che questo incontro sia l’inizio di una proficua collaborazione”, così il sindaco Sala dopo l’incontro.

ASSOLOMBARDA: OLIMPIADI E AUTONOMIA, GOVERNO CI SOSTENGA – “Vogliamo vincere la sfida delle Olimpiadi Invernali 2026. Regione Lombardia e Regione Veneto hanno lavorato in tempi rapidi e molto bene. Non vogliamo rischiare il precedente di Ema”. Lo ha detto il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi al premier Giuseppe Conte durante l’incontro nella sede dell’associazione degli industriali in via Pantano. “Noi ora abbiamo però una preoccupazione. – ha proseguito Bonomi – Siamo usciti pesantemente scottati dalla vicenda dell’EMA, l’Agenzia del Farmaco Europea, assegnata nel 2018 ad Amsterdam invece che a Milano. Il Governo dell’epoca si rivelò non adeguatamente incalzante nel sostegno della candidatura milanese davanti alla Commissione Europea. Al punto da non comprendere che la documentazione inoltrata della candidatura olandese aveva parti secretate che nascondevano l’insussistenza di un’adeguata sede, atta ad accogliere sin dal 2019 l’Agenzia. Mentre Milano aveva il Pirellone, bell’e pronto. Invece si decise a sorteggio. E Milano perse. Richiamo questo recente precedente: non vorremmo si ripetesse” ha concluso il presidente di Assolombarda.

Bonomi ha anche rivendicato il ‘diritto’ al riconoscimento dell’autonomia: Una “questione enormemente rilevante per Milano e la Lombardia è quella dell’autonomia rafforzata, richiesta dalla nostra Regione in ottemperanza a quanto prescrive l’articolo 116 comma 3 della Costituzione, e votata a schiacciante maggioranza dai lombardi nel referendum consultivo tenutosi nel 2017”, ha detto incontrando Conte. “È una scelta – ha detto Bonomi- alla quale le nostre imprese tengono molto. Bonomi ha sottolineato come “ciò che la storia ci ha insegnato nell’ultimo ventennio di globalizzazione, come mai prima estesa all’intero pianeta, è che la forza propulsiva secolare delle grandi aree metropolitane, e delle regioni ad alta specializzazione economica e produttiva in cui esse insistono, sono diventate il vero decisivo fattore di crescita nella competizione mondiale. Se valutiamo il rapporto esistente tra le grandi aree metropolitane e la capacità di produrre ricchezza del Paese di appartenenza, ci rendiamo conto che l’economia globalizzata non è in realtà una competizione tra sistemi nazionali, ma è fortemente “metropoli-centrica” e “territorio- centrica”. Per questo pensiamo che Milano e la Lombardia abbiano pieno diritto ad ambire a un riconoscimento di autonomia del tutto paragonabile a quello che caratterizza nei rispettivi Paesi le aree in cui insistono Londra e Berlino, Amburgo e Madrid, San Pietroburgo e Vienna, Amsterdam e Bruxelles”.

FONTANA: AUTONOMIA, FAREMO OTTIMA RIFORMA –  “Abbiamo parlato soprattutto dell’ Autonomia, abbiamo concordato che il lavoro che si sta facendo è a un ottimo punto. Siamo assolutamente d’accordo nell’impegno che è stato assunto, dal Governo più che da noi, di portare una bozza dell’accordo entro il 15 di febbraio e soprattutto il presidente ha ribadito la volontà di andare avanti con la massima determinazione su questo argomento: quindi ritengo che questa veramente sia la volta in cui si riuscirà a fare un’ottima riforma”: lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana al termine dell’incontro a Palazzo Lombardia con il premier Giuseppe Conte. “Il progetto dell’ Autonomia per quanto ci riguarda va avanti – ha detto il premier -, stiamo ancora completando però a livello interno i vari passaggi e le varie valutazioni, ma confidiamo di rispettare il termine che ci eravamo prefissati del 15 febbraio per arrivare a una bozza che mi consentirà di sedermi a un tavolo con i governatori interessati e discutere poi il passaggio finale in modo da poter arrivare a un’intesa e ai passaggi successivi”.