“È indispensabile compattare la squadra al meglio”: lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò parlando delle prossime tappe nel percorso di candidatura di Milano-Cortina ad ospitare le Olimpiadi invernali 2026. Ai giornalisti che gli chiedevano se tra le forze ‘da compattare’ ci sia anche il Governo “sicuro, non c’è ombra di dubbio”, ha risposto Malagò riferendo che “siamo tutti super determinati, convinti e desiderosi di portare a casa la candidatura”. “Oggi le dinamiche sono legate a quelle che sono logiche dei voti come Milano ha visto anche per Ema – ha spiegato – ed è indispensabile compattare la squadra al meglio”. A chi infine gli chiedeva se le tensioni tra Governo italiano ed altri stati possano incidere negativamente sull’assegnazione, Malagò si è limitato a rispondere: “quello che mi sento di dire è che i miei rapporti personali con i membri del Cio sono molto buoni, la candidatura è molto forte“.
Quella di oggi pomeriggio a Palazzo Lombardia è stata “più che altro una riunione tecnica su alcuni aspetti, ci rivedremo il 19 a Roma a Palazzo Chigi, c’è un incontro già fissato con il sottosegretario Giorgetti e presumo anche con il sottosegretario Valente”, ha spiegato Malagò al termine dell’incontro, durato oltre un’ora e mezza, a Palazzo Lombardia sulla candidatura di Milano- Cortina ad ospitare le Olimpiadi invernali 2026 con il sindaco Giuseppe Sala, il governatore Attilio Fontana, il vice sindaco di Cortina Luigi Alverà e, via Skype da Bruxelles, il presidente del Veneto Luca Zaia. “Ho riferito lo stato dell’arte, sono stato a Losanna per tre giorni che c’erano le commissioni del Cio, ci sono una serie di appuntamenti internazionali da rispettare. Poi c’è la volata da qui al 24 di giugno” con l’assegnazione. Malagò ha ricordato inoltre l’appuntamento con la visita dei commissari in programma ad aprile. “Dal primo al 6 di aprile – ha precisato -. Si comincia dal Veneto arriveranno a Venezia a Cortina poi si andrà ad Anterselva, Trento e si finirà qui a Milano con una conferenza stampa della commissione di valutazione: fa parte delle procedure e la Svezia avrà la visita della commissione qualche settimana prima di noi”.