Corruzione, Delpini e Sala a convegno ‘Libera’: “promuovere ‘cittadinanza vigile’ contro infiltrazioni”

Contro infiltrazioni mafiose e corruzione sul territorio “come istituzioni siamo chiamate assieme a promuovere una ‘cittadinanza vigile’: è l’esortazione fatta dall’arcivescovo Mario Delpini nel corso del convegno di Libera “Corruzione: la via breve delle mafie” e subito raccolta dal sindaco Giuseppe Sala presente anche lui all’incontro, al quale sono intervenuti anche il capo della Procura di Milano Francesco Greco e don Luigi Ciotti.  Delpini ha ricordato come in particolare la corruzione sia in realtà un tentativo da parte di chi la compie di “impadronirsi delle attività produttive” e come in situazioni di crisi le vittime diventino in realtà “complici” vedendo nel denaro che viene loro offerto la soluzione più facile ai problemi. Per questo, ha detto l’arcivescovo bisogna chiedere ai cittadini “una reazione perché maturino un abitare del territorio con senso critico”. In questa direzione va anche la lettera spedita in gennaio da Delpini ai parroci perché segnalino i casi critici che individuano sul territorio, quelli in cui, proprio per la “complicità che si viene a creare tra carnefici e vittime”, risulta difficile per queste ultimi denunciare. Anche per il sindaco Sala “stare insieme sui territori, società civile e sacerdoti, è importante”. “È qualcosa – ha detto – a cui stiamo già lavorando”. Il sindaco ha anche ricordato gli strumenti messi in campo dall’amministrazione per contrastare le infiltrazioni, come il comitato per la legalità” e ha invitato a “misurare i politici, al di là delle parole espresse, dal fatto di vedere nelle amministrazioni creare anticorpi’ al fenomeno mafioso, con iniziative e strutture specifiche. Durante l’incontro sono stati ricordati anche i dati della ricerca di Libera “sulla percezione e presenza di mafie e corruzione” nelle Regioni. In Lombardia oltre il 48 % degli intervistati ritiene coinvolte nella corruzione i politici, dai membri del governo ai parlamentari. “Il mio invito – ha detto Sala – è quello di non considerare banalmente la politica come un mondo corrotto ma di andare a vedere i comportamenti dei singoli”. Dalla ricerca, tra gli altri dati, emerge inoltre che il 78 % dei lombardi “percepisce” la presenza di corruzione in Lombardia e che un intervistato su quattro dichiara di conoscere personalmente o di aver conosciuto in passato qualcuno coinvolto in pratiche corruttive.