Giardino dei Giusti, dal Ministero lo ‘stop’ ai lavori: scontro politico tra maggioranza in Comune e Movimento 5 Stelle

Il confronto di questa mattina tra contrari e favorevoli alla riqualificazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella. (Foto Mianews)

Sospeso il cantiere per la riqualificazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella. Al centro delle polemiche da settimane, il progetto giudicati dal alcuni comitati troppo invasivo per l’area verde ora riceve lo stop del Ministero della Cultura “al solo fine di verificare che le modifiche siano corrispondenti al progetto di vincolo e compatibili con l’attuale assetto previsto dal progetto dell’architetto Bottoni, custodito nell’archivio del Politecnico di Milano e anch’esso oggetto di vincolo esattamente come il manufatto paesaggistico realizzato gradatamente nel corso del tempo”, spiega una nota del dicastero retto dal ministro M5S Bonisoli.  “Monte Stella ha un vincolo – prosegue la nota – che non è più solo paesaggistico ma ha un enorme valore culturale perché è, di fatto, il monumento alle sofferenze di Milano durante la guerra. Ecco perché qualsiasi progetto va valutato anche in questa prospettiva, perfettamente in linea con l’idea dell’architetto Bottoni. Al ministero è in programma per lunedì 18 febbraio una riunione degli organismi tecnici per consentire un esame approfondito di tutti gli atti e assumere una decisione definitiva.”

Ma l’intervento è giudicato duramente dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran: “Altro che autonomia differenziata, Milano è in balia dell’ego ideologico dei Ministri. Ed è una vergogna.   Si tratta di un progetto delicato, importante e essenziale per il Comune di Milano che ha istituito il giardino dei giusti. Alcuni si sono espressi contro, hanno fatto causa ed hanno perso in tribunale. Ciononostante ci siamo seduti intorno a un tavolo coi proponenti e i contrari e dopo oltre un anno di lavoro abbiamo riapprovato il progetto con importanti modifiche che ne hanno ridotto l’impatto e la piena approvazione della Sovrintendenza.
Mi son morso la lingua più volte in questi mesi per non intervenire e non politicizzare un dibattito così complesso ma cercando solo di mediare tra le varie posizioni per arrivare al miglior risultato.
Oggi ci arriva la sospensione dei lavori da parte del Ministero della Cultura, una scelta che non può essere in alcun modo vissuta come tecnica ma solo ideologica e frutto della vicinanza del Ministro ad ambienti 5 Stelle contrari al progetto. Non è grave solo il fatto in sé, legato al giardino dei giusti, è grave che un Ministro si arroghi il diritto di commissariare Milano (Comune, Sovrintendenza, ecc) per un pugno di voti. A Milano c’è stato un dibattito ampio, favorevoli e contrari, e poi si è deciso. Siamo maturi abbastanza da prendere scelte sulla nostra memoria senza essere commissariati”, il commento dell’assessore che innesca le polemiche tra il Movimento 5 Stelle, con il consigliere Corrado secondo il quale “Maran vaneggia di sgarbi istituzionali e commissariamenti di Milano da parte del Governo. Una vergognosa strumentalizzazione di decisioni prese con il solo intento di rispettare le leggi”.

Prende posizione anche l’associazione Gariwo, promotrice dei giardini dei Giusti, i luoghi della memoria per chi si è adoperato per salvare vite umane e combattere per le libertà: “Il 14 marzo vogliamo onorare i nuovi Giusti, ma con questo atto politico, a tre settimane dalla cerimonia, si vuole impedire la riqualificazione del Giardino e la posa delle nuove targhe. Chiediamo a tutti i cittadini che hanno a cuore il Giardino dei Giusti del Monte Stella di mobilitarsi contro questa assurda decisione, alla quale noi ci opporremo in sede giudiziaria.”