Il rischio maggiore è quello di perdere gli 80 milioni di euro stanziati da Unione Europea e Governo per la sistemazione del quartiere Giambellino Lorenteggio. E’ la preoccupazione dei sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Unione Inquilini che questa mattina hanno organizzato una conferenza stampa nel cortile di via Lorenteggio 181 per “denunciare le gravissime responsabilità di Regione, Aler e Comune nella conduzione del programma si riqualificazione del quartiere”. Per sensibilizzare le istituzioni i sindacati hanno indetto un presidio, convocato per lunedì prossimo 18 febbraio, in corso Monforte sotto la Prefettura con la richiesta di sospendere, in attesa di trovare sistemazioni abitative alternative, ogni azione di sgombero degli occupanti abusivi per necessità e di promuovere con il Prefetto un tavolo permanente sul quartiere che veda il coinvolgimento degli abitanti e delle realtà associative. I sindacati inquilini denunciano il sostanziale abbandono dell’area Giambellino Lorenteggio nel suo insieme e in particolare dello stabile di Lorenteggio 181 quando “dopo i proclami del 2017 e la firma del Protocollo sindacale lo stabile è stato liberato degli inquilini regolari, lasciando nell’edificio 5 famiglie occupanti in stato di necessità per le quali avevano chiesto una sistemazione alternativa”. “Oggi annunciamo il ritiro della firma dal Protocollo del 2017 – ha detto Giuseppe Filippini, coordinatore Sunia Cgil di Milano– perchè le amministrazioni locali, Comune e Regione, non si sono assunte sino in fondo le loro responsabilità sulla riassegnazione degli alloggi e hanno disatteso quanto previsto dal programma di riqualificazione del quartiere. I lavori sono fermi e gli stabili sono abbandonati a loro stessi. Vogliamo un quartiere dove la situazione abitativa torni nella normalità e in cui ci siano quei servizi alle persone come le attività commerciali che oggi mancano. Il Giambellino Lorenteggio deve rinascere come esempio positivo anche di integrazione tra italiani e stranieri, deve essere un laboratorio per tutta la città”.
“I sindacati fanno il loro mestiere e fanno bene a farlo. Per ora il cronoprogramma è rispettato, siamo nei termini previsti anche rispetto ai finanziamenti europei. In un quartiere dove ci sono tante criticità e tanti occupanti abusivi, dove c’è addirittura un’associazione che ha avuto degli arresti per associazione a delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili pubblici, la legalità ha bisogno di un sostegno forte per essere affermata. Non sempre il mondo sindacale è a favore della legalità e degli sgomberi di chi occupa immobili senza averne diritto, ovviamente non mi riferisco direttamente ai sindacati confederali.” Così l’assessore regionale alla Casa Stefano Bolognini commenta le dichiarazioni dei sindacati inquilini Sunia, Sicet e Unione Inquilini che oggi hanno denunciato, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in via Lorenteggio 181, i gravi ritardi nell’attuazione degli interventi nella riqualificazione del quartiere Lorenteggio Giambellino.