Tav, Sala riceve sindaco Lione a Palazzo Marino: “Senza opera finiamo nella Serie B d’Europa”

L'incontro a palazzo Marino tra il sindaco Giuseppe Sala e il sindaco di Lione Gerard Collomb (Foto Comune di Milano)

Sulla Tav “trovo molto deludente l’ atteggiamento del Governo che continua a rimandare una decisione del genere”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala parlando del progetto della Tav nell’incontro pubblico con il sindaco di Lione, Gerard Collomb, a Palazzo Marino. “Se andiamo avanti così rischiamo di finire nella serie B Europea, dei diritti e della possibilità di cogliere opportunità”, ha proseguito Sala e invece “Milano vuole essere in serie A, lottare anche per lo scudetto, ma soprattutto stare in una visione di insieme e non essere isolata: noi combatteremo per non perdere queste opportunità” date dalla Tav. Sala ha sottolineato inoltre che se il Governo rinuncia alla Tav il rischio, oltre a quello economico e produttivo è “doppio” anche nei rapporti con l’Europa perché da un lato si perdono i finanziamenti già previsti e dall’altro “c’è un vulnus che si crea, per cui quando l’Italia andrà a presentare altri progetti saremo visti come poco credibili”. “Con l’analisi costi- benefici non avremmo fatto Autostrada del sole”, ha proseguito il sindaco definendo “penoso” il modo di gestire la vicenda da parte del Governo italiano. “C’è una cosa che non è delegabile – ha quindi sosenuto -. Le grandi infrastrutture, le cui scelte devono essere scelte europee”.
A margine dell’incontro con il sindaco di Lione Gerard Collomb, Sala ha commentato anche le ultime dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha parlato della necessità di rivedere progetto e costi, andando però avanti con la Tav. “E’ il gioco delle parti – ha commentato il sindaco – questo è l’alibi migliore al mondo per questo Governo. Con la scusa che sono gli altri a non volerlo ci si paralizza, ma rimane il fatto che noi rischiamo di andare nella serie B europea”. Quanto alle azioni a sostegno della Tav che Milano può e intende promuovere, Sala ha spiegato che “Milano potrà attivare, come abbiamo cercato di fare oggi, il buonsenso e coinvolgere i sistemi produttivi e commerciali e cercare di dire la verità”. “Più di questo non possiamo fare – ha aggiunto – ma rimane il fatto che siamo ancora in tempo, per cui non do per finita questa partita della Tav, e io spero che tutto il Nord si mobiliti”. Secondo il sindaco “una prova della verità” oltre a quella del voto per le europee saranno le elezioni regionali in Piemonte. “Penso all’amico Chiamparino che si è schierato senza se e senza ma dalla parte della Tav – ha detto Sala – e gli consiglio di fare di questo anche la sua principale arma elettorale: quello che deciderà il Piemonte sarà anche un po’ la cartina tornasole tra chi vuole sviluppo e chi no”.

SINDACO LIONE: “E’ UN PROGETTO FONDAMENTALE PER TUTTA EUROPA”
“Credo che la situazione vada sbloccata e non si può far rimanere questa regione in una situazione di stallo perché si tratta di un progetto fondamentale per l’Italia per la Francia e per l’Europa. Si tratta di un fattore di crescita di sviluppo e occupazione che altrimenti rischiano di spostarsi altrove, mentre noi veniamo marginalizzati. Non si tratta della Torino – Lione ma della crescita di una regione europea che va dalla Spagna fino all’Ungheria”, ha sottolineato il sindaco di Lione Gerard Collomb durante l’incontro sulla Tav con il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino. Secondo il sindaco della città francese direttamente interessata dall’infrastruttura, infatti, la Tav “non è una questione locale ma di tutto il trasporto europeo” e “la verità della questione è se l’Europa vuole essere marginalizzata nei confronti di potenze come gli Usa e la Cina o se vuole invece ancora dire qualcosa”. Collomb si è comunque mostrato fiducioso sulla realizzazione dell’infrastruttura “probabilmente sarà una questione di attesa per ragioni interne della situazione italiana ma credo che alla fine quest’opera si farà perché in Italia la maggior parte dell’opinione pubblica mi sembra essere favorevole alla sua realizzazione perché ne capisce la necessità per lo sviluppo che ne potrebbe conseguire”. E sull’analisi costi-benefici: “l’ho vista e l’hanno vista soprattutto degli esperti che hanno ritenuto che non siano corrette le stime sulla crescita che può essere favorita dalla mobilità”. Più in generale sui rapporti tra Italia e Francia con le recenti tensioni tra i due Paesi, il sindaco di Lione, ricordando i legami economici e commerciali da cui sono legati, ha poi aggiunto: “Non possiamo vivere in uno stato di crisi permanente tra i due Paesi, è essenziale trovare modus operandi comune”. “Sappiamo quello che viene detto in Italia ma anche quella che è la realtà economica tra i due Paesi”. Infine un invito al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli dopo le perplessità da lui espresse sul fatto di essere collegati con Lione: “Se non vuole venire a Lione può andare a Parigi perché comunque si parla di un collegamento tra Piemonte Lombardia e Francia e potrà andarci molto più rapidamente” e “potrà andare a Barcellona più velocemente”, ha detto Collomb.