Primarie Pd, a Milano 96.800 votanti: per Zingaretti il 68% dei consensi. Per partito milanese “Vinta la scommessa sulla partecipazione”

A Milano e provincia alle primarie per il segretario del Pd, a scrutinio completato (351 seggi su 351), i tre candidati alla segreteria hanno ottenuto: Maurizio Martina 19,3%; Nicola Zingaretti 68,2%; Roberto Giachetti 12,5%. Affluenza pari a 96.874 votanti.

In Lombardia, invece, sono 223.123 i cittadini che si sono presentati ai gazebo del Partito Democratico per esprimere la propria preferenza sul nuovo segretario. Come nel resto del Paese, l’affermazione di Nicola Zingaretti è stata forte con una percentuale del 65,12% delle preferenze (più di 144 mila voti nei 1109 seggi allestiti), che nei quattro collegi di Milano città è arrivata a superare anche il 70% conquistando oltre 36 mila voti. Maurizio Martina e Roberto Giachetti raccolgono, rispettivamente, il 22,18 (più di 49 mila voti) e il 12,69% (28 mila).

La segretaria del Pd metropolitano, Silvia Roggiani, commenta: “Abbiamo scommesso sulla partecipazione, e abbiamo fatto bene. Milano ancora una volta conferma il suo dinamismo e la voglia di essere protagonista nelle scelte per il futuro, non solo del nostro Partito ma dell’Italia. È stata una giornata straordinaria, una vera e propria festa della #democrazia e della partecipazione. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dei nostri volontari e allo sforzo organizzativo di tante persone che ci hanno creduto.
Pur in un momento di sfiducia generale, infatti, abbiamo voluto garantire il numero di seggi dell’altra volta, per raggiungere ogni quartiere di Milano e ogni comune della Città metropolitana. La scelta di favorire la partecipazione è stata ampiamente ripagata dai cittadini, che hanno visto in queste Primarie l’occasione per costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa”.

“È stata una bella giornata di partecipazione da cui ne esce una leadership con un mandato forte e ampio”, così Vinicio Peluffo, segretario regionale Pd Lombardia, ha commentato in una conferenza stampa nella sede di via Pirelli l’elezione di Nicola Zingaretti a segretario nazionale del Partito democratico. “Se nei mesi precedenti si era affermato il racconto di un Pd smarrito e diviso tra varie correnti, queste primarie ci restituiscono l’immagine di un partito coeso capace di portare avanti le proprie scelte politiche”. “Segnale importante – prosegue -, soprattutto in vista dei prossimi impegni elettorali che, il prossimo 26 maggio, vedranno impegnato il Partito democratico nella lotta per le europee e le amministrative che vedranno 911 comuni lombardi, compresi i capoluoghi di Cremona, Pavia e Bergamo, chiamati al voto”.
“Noi – ha aggiunto Peluffo – ci auguriamo che, in vista un impegno così importante, ci si possa sedere attorno a un tavolo insieme al segretario nazionale per costruire la lista più competitiva possibile. Una lista con personalità che rappresentino in maniera chiara l’idea di Europa, ma che allo stesso tempo mantengano un forte legame con il territorio”.

“Do atto a Zingaretti che ha fatto una buona campagna, le prime parole mi sono piaciute. Certo che il Pd adesso è alla prova della verità: penso che il Pd debba semplicemente fare una cosa” e cioè “non deve avere un atteggiamento egemone” perché “se saprà allargare c’è tanta gente che vuole dare il suo contributo”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala in merito alle primarie del Pd, intervenendo a Rainews24. Per Sala infatti “il vero rischio è questo”, ovvero rimanere troppo ‘chiusi’ e “se” il Pd “continua a pensare che gli altri sono piccoli satelliti non funziona”. Sala era poco prima tornato ad indicare come esempio la manifestazione di sabato a Milano e, aveva ribadito che “se” il Pd “saprà allargare c’è tanta gente che vuole dare il suo contributo”.