Sauditi nel cda della Scala, polemica tra Sala e Fontana. Il sindaco: “Impensabile che non sappia cosa succede”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il governatore Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala alla Prima della Scala (Foto Mianews)

“In questo momento è chiaro che i leghisti stanno dando molte falsità su questa storia. Il cda precedente è stato l’11 febbraio e oggi è l’11 marzo. Ora, in un mese, con i verbali che sono circolati per approvazione dei consiglieri, è impensabile che il presidente della Regione non sappia cosa sta succedendo. Stanno mettendo in giro tantissime falsità, questa è la realtà”: così il sindaco Giuseppe Sala a margine della presentazione del concerto per la concerto per la canonizzazione di Paolo VI è tornato sulle polemiche per l’ipotesi di ingresso dell’Arabia Saudita nel cda del Teateo alla Scala. “Questo svilimento del ruolo del cda , il non capire cos’è un cda dà la misura di cosa sono questi signori, tutte dichiarazioni, nella pratica difficoltà a prendere decisioni”, ha proseguito Sala.

Nel merito, per il sindaco “serve l’unanimità” del cda per “tutte le decisioni rilevanti e critiche”. “Quello che farò io sarà ascoltare le opinioni degli altri consiglieri e poi dirò la mia”, ha anche detto Sala chiarendo inoltre che la Scala è in attivo e “il tema non sono i fondi ma capire se questa partnership è una via per diffondere le qualità della scala all’estero, la musica avvicinare i bambini alla musica”.

Sul tema interviene anche il ministro e leader della Lega, Matteo Salvini: “Osservo che il sindaco di Milano ha diverse versioni a seconda dei giorni e speriamo si arrivi ad una finale, io continuo a ribadire che se sia può garantire il più grande teatro del mondo con forze interne io sono contento”, ha detto. “Preferirei che non ci fossero alcune presenze e che la Scala fosse libera, indipendente”, ha proseguito Salvini e a chi gli chiedeva se il ragionamento valga ‘per tutte le potenze straniere’, il ministro dell’interno ha replicato: “se gli svizzeri vogliono investire nella Scala noi non avremmo problemi”.