Giornata dei Giusti, cerimonia al Monte Stella ricordando Silvia Romano rapita in Kenya: “Milano centro di resistenza morale”

La cerimonia con il sindaco Giuseppe Sala al Monte Stella (Foto Comune di Milano)

Milano come “centro di resistenza morale”: è il messaggio che Gabriele Nissim, presidente di Gariwo l’associazione che promuove il Giardino dei Giusti, ha voluto lanciare stamane durante la cerimonia con il sindaco Giuseppe Sala al Monte Stella dove sono state scoperte quattro nuove targhe. L’iniziativa fa parte delle celebrazioni della Giornata dei Giusti istituita a livello europeo il 6 marzo in memoria di chi si è opposto a crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. “Purtroppo per la prima volta non c’è stato messaggio politico istituzionale per la Giornata dei Giusti – ha sottolineato Nissim – Negli ultimi tre anni eravamo in Parlamento purtroppo quest’anno ce ne si è dimenticati. Vorrei che l’impegno venisse continuato, ma dal Governo non ho sentito una parola di sostegno”. In ogni caso, ha proseguito “Milano che ha fatto una grande manifestazione per l’ accoglienza” come ‘People‘ lo scorso 2 marzo “andrà avanti per questa strada: Milano è centro di resistenza morale”. “Quando partono i nazionalismi – ha concluso – si arriva alle guerre e all’odio”.
A margine della cerimonia anche il sindaco Giuseppe Sala ha commentato: “Iniziative come questa sono nella storia del nostro Paese e della nostra città e non devono essere soggette a andamenti politici, lo trovo veramente bizzarro”. Nel suo intervento Sala ha invece parlato del Giardino dei Giusti come “simbolo della Milano più autentica”. E rivolgendosi ai ragazzi delle scuole presenti alla cerimonia li ha invitati a schierarsi “dalla parte di chi è vittima di soprusi” e a non pensare “che tutti da soli ce la possono fare” sollecitandoli piuttosto ad “aiutare chi resta indietro”. Il sindaco ha rilanciato anche l’invito ad esporre bandiere dell’Europa e dell’Italia dal 21 marzo per l’iniziativa concordata con la Rete dei sindaci e ha ribadito che di fronte a potenze come la Cina e gli Usa “se l’Europa non sta insieme viene disintegrata”. Le nuove targhe scoperte nel corso della cerimonia di stamane sono dedicate all’intellettuale ungherese István Bibó, a Simone Veil, ebrea francese sopravvissuta alla Shoah, a Wangari Maathai, attivista e ambientalista keniota, prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace nel 2004 e a Denis Mukwege, medico congolese che da anni assiste le donne vittime dello “stupro come arma di guerra”, Premio Nobel per la Pace nel 2018. All’incontro, assieme ai cittadini, erano presenti anche gli ex sindaci Giuliano Pisapia, Letizia Moratti, Gabriele Albertini e Giampiero Borghini.

Durante la cerimonia anche  un applauso per Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya. A ricordarla, davanti ai ragazzi delle scuole, è stato il sindaco Giuseppe Sala che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’impegno di ciascuno per la collettività. “Mi piace ricordare Silvia Romano rapita più di 3 mesi fa in Kenya, una nostra concittadina. Ogni tanto sento i familiari. La Farnesina ci chiede di rimanere in silenzio perché stanno lavorando per liberarla. Ci manca molto e idealmente e qui con noi tra i Giusti”, ha detto il sindaco. Sala ha anche ricordato l’archeologo e assessore della Regione Sicilia Sebastiano Tusa che ha perso la vita nell’incidente aereo in Etiopa e con il quale il Comune di Milano aveva recentemente collaborato per la mostra dedicata ad Antonello da Messina.