Mind, lavori “spediti” per il nuovo Ospedale Galeazzi: inverno mite ‘aiuta’ il cantiere

Il sito di Mind (Foto Mianews)

Proseguono secondo cronoprogramma i lavori per il distretto dell’università e della ricerca nell’area Mind, con Human Technopole per il quale sono “già state consegnate circa 200 postazioni“, Campus dell’Università Statale e Ospedale Galeazzi. E per quest’ultimo in particolare alcune fasi sono state ultimate in anticipo grazie al clima particolarmente mite di quest’inverno che ha consentito di procedere in modo spedito con i lavori. Il punto è stato fatto nel pomeriggio dal presidente di Arexpo Giovanni Azzone e dal dg della società, Marco Carabelli a Palazzo Marino in commissione congiunta Affari internazionali – post Expo e Antimafia. Per Human Technopole “sono state consegnate 200 postazioni” dentro Palazzo Italia ed entro quest’estate sarà completata anche la rifunzionalizzazione”dell’intero edificio, ha detto Carabelli, per arrivare poi “entro il 2020” al completamento delle strutture attorno all’area del cardo e attorno all’Albero della Vita. “Human Technopole ha avviato la selezione dei ricercatori quindi è importante procedere con i lavori”, ha osservato il dg.
Per quanto riguarda il nuovo Galeazzi, che per il momento è dunque in anticipo sul cronoprogramma, è confermata la conclusione per il 2021, mentre il 2022 “sarà dedicato alle pratiche di accreditamento e al trasloco”. In merito all’Università Statale, Carabelli ha infine ricordato che si è conclusa la Conferenza dei servizi che ha dato il via libera al bando di project financing per il campus, approvato anche dal cda della Statale e che ora l’Ateneo è in attesa delle osservazioni chieste ad Anac. “L’ aggiudicazione – ha riferito ancora il dg di Arexpo – è prevista per la fine del 2019”, in linea quindi con l’obiettivo dell’ingresso dei primi studenti nel 2024. In merito alle procedure per il contrasto alla corruzione negli appalti nell’area è intervenuto Azzone riferendo che “sono arrivati 122” report dalla societa incaricata del monitoraggio su 438 realtà operanti nei cantieri e che “in alcuni casi” c’è stato un esito negativo, con interruzione dei rapporti.